Firenze, 26 Gennaio 2009- Si svolgerà martedì 27 gennaio alle ore 10, nella ricorrenza del Giorno della Memoria, la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore del Presidente della Repubblica ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti. Saranno 29 i riconoscimenti assegnati domani dal prefetto Andrea De Martino e dai sindaci dei comuni della provincia in cui risiedono gli insigniti (Firenze, Fiesole, Greve in Chianti, Empoli, Scandicci e Sesto Fiorentino).
Ci sarà anche il Gonfalone di Firenze al consiglio regionale della Toscana che domani, nel Palazzo Ducale di Massa, celebrerà il Giorno della Memoria con una seduta solenne.
A rappresentare il Comune sarà la consigliera Susanna Agostini. Aprirà la seduta il presidente dell'assemblea toscana, Riccardo Nencini. Seguiranno gli interventi di Roberto Pucci, sindaco del comune di Massa, Osvaldo Angeli, presidente della provincia di Massa-Carrara, Chiara Grassi, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Valeria Galimi, docente all'università degli studi di Siena, Daniela Misul, presidente della Comunità ebraica di Firenze, Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana.
In apertura di Consiglio provinciale il Presidente Massimo Mattei ha ricordato come martedì 27 gennaio è il Giorno della Memoria e mercoledì 28 è convocato un Consiglio provinciale: “Per ricordare e lo faremo con il Vice Presidente dell’ANED Alessio Ducci.
Domenica – ha aggiunto Mattei – c’è stato però un importante atto di solidarietà ed amicizia nei confronti della comunità ebraica fiorentina. Un presidio civile di sostegno alla comunità giudaica dopo l’attentato, le minacce, le scritte intimidatorie. La comunità e la Sinagoga sono parte integrante della cultura della città ed i cittadini di Firenze hanno ribadito, con questo semplice gesto, il legame profondo che lega la comunità a tutti i cittadini. Un modo per denunciare intimidazioni che abbiamo subito anche in Provincia.
E’ di pochi giorni fa, infatti, l’increscioso furto della targa, posta davanti all’ingresso della Sala Stampa intitolata ad Oriana Fallaci. Un atto sconsiderato ed incivile d’intolleranza nei confronti di una grande scrittrice che ha portato il nome di Firenze nel mondo. Proprio alla vigilia della Giornata della Memoria – ha concluso Mattei – è bene ribadire un chiaro No alla violenza e impedire che possano avere spazio istigazioni alla violenza sotto qualsiasi forma e da qualsiasi parte”.
Miriam Mendelsson, Rodolfo Treves, Hans Turteltaub, Anna Bemporad, Henrik Bauerstein, Nathan Cassuto, Fanny Horowitz, Iris Steineman.
Cinquecento nomi che risuonano nel silenzio gelato di Birkenau. Cinquecento nomi pronunciati da altrettanti ragazzi che, ciascuno con una candela in mano, sfilano nella lagerstrasse, la strada di ingresso al campo dove dal 1942 al 1945 sono state sterminate un milione e mezzo di persone. Comincia così la visita al campo, dove ragazzi, insegnanti, autorità, giornalisti, arrivano appena scesi dal treno, direttamente dalla stazione di Oswiecim. Una lunga processione che si conclude davanti al monumento in mezzo al campo, dove sono schierati i gonfaloni di Regione, Province, Comuni.
Ad accogliere i ragazzi è il saluto di Ugo Caffaz, da sempre tra gli organizzatori del Treno della Memoria: «La vostra presenza in questo luogo infernale dimostra che i giovani sanno cosa fare della storia e come comportarsi di fronte alla storia. Vi unisce l'orrore per la guerra, tutte le guerre,e per la violenza. Capire davvero cosa è successo poche decine di anni fa vi aiuterà ad affrontare la vostra vita in maniera consapevole. La storia deve aiutarci a leggere le ombre del nostro presente per costruire un futuro migliore.
Solo in questo modo si può essere vigili e inattaccabili dal mostro del razzismo, dell'antisemitismo, dell'omofobia e dalla paura del diverso. Ciascuno di voi ha nominato una persona scomparsa, gasata in questo campo - ha proseguito Caffaz - Questo è il luogo del male estremo, e ci deve far capire dove l'uomo è capace di arrivare se intraprende la via della guerra invece di quella della pace. Cari giovani - ha concluso - fate in modo che un milione e mezzo di persone gasate e bruciate come in una diabolica ma perfetta catena di montaggio in questo terribile luogo non sia avvenuto invano».
Sciogliere la cappa di piombo che avvolge il gruppo è impossibile. Ci prova, a metà mattina un po' di sole che però riesce a mala pena a riscaldare i cuori dei tanti ragazzi. I loro volti sono visibilmente scossi dalla visione di cose e luoghi che evocano orrore e morte. «Devono essere loro - aggiunge l'assessore all'istruzione Gianfranco Simoncini rivolgendosi alla comitiva del Treno - i protagonisti di una nuova civiltà, di un nuovo mondo dove la tolleranza sia la parola chiave. La Regione ha lavorato e sta lavorando perché la memoria di ciò che è accaduto in luoghi infernali come questo rimanga.
Oggi siamo qui anche per portare avanti un'idea di rispetto della storia. Per contrastare chi cerca di negarla. Per creare nei ragazzi quegli anticorpi che non permettano a certe idee di diffondersi di nuovo. Quello in cui viviamo non è un mondo pacificato. In molte pa rti si può ancora essere uccisi per le proprie idee, per la propria religione, per le proprie tendenze sessuali. Il senso profondo del Treno, all'interno di iniziative di cultura della memoria che la Regione propone per 365 giorni l'anno, è che i ragazzi tocchino con le loro mani e vedano con i loro occhi le prove di quello che è successo poche decine di anni fa e che non deve più accadere.
Devono tornare a casa e condividere tutto questo, trasmetterlo, essere i veri testimoni della memoria».
Fra i 500 studenti toscani che ieri sono saliti sul “Treno della memoria” verso i luoghi dell’Olocausto, era presente anche il Sindaco di Fucecchio Claudio Toni. Assieme a Salvatore Lagaccia (addetto stampa del Circondario Empolese Valdelsa), è a capo di una delegazione di studenti del Circondario Empolese Valdelsa. “Ho accettato questo ruolo con orgoglio – racconta il Sindaco - convinto dell’importanza di iniziative come questa.
Vedo che qualcuno, anche tra i politici, tratta temi come quello dell’Olocausto e delle deportazioni come fatti storici privi di significato per la società odierna. Io invece sono dell’opinione opposta. Ricordare quella tragedia vuol dire riscoprire le nostre radici, vuol dire marcare con forza la nostra identità e quella della nostra democrazia. Noi veniamo da quella storia, siamo oggi una solida democrazia grazie al sangue versato da milioni di persone. Questa memoria vede essere tramandata alle nuove generazioni.
E per far questo non c’è cosa migliore che far vedere con i propri occhi ai ragazzi di cosa è stato capace l’uomo appena 65 anni fa”. Domani 27 gennaio la delegazione farà visita al campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, uno dei più conosciuti “non-luoghi” dove l’umano raziocinio ha dovuto fare i conti con la brutalità di stereotipi e razzismi. “Conoscere – continua Toni - aiuta a comprendere, per avere la capacità di seguire gli avvicendamenti odierni con maggiore senso critico, riflettendo consapevolmente sul valore di certe scelte.
E sulla follia di certe proposte. Anche di quelle che nascono in ambito parlamentare, come il pericoloso tentativo di equiparare coloro che combatterono contro il nazifascismo e chi, invece, rimase sul fronte opposto”.
Sarà il cinema il filo conduttore dei due appuntamenti promossi dal Comune di Vernio (Po) e dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) per il Giorno della Memoria e che si svolgeranno domani martedì 27 gennaio. Al centro dei due eventi la proiezione del film “Ragazzi” realizzato dalla Scuola di Cinema Anna Magnani su incarico del Comune di Carmignano con la regia di Massimo Smuraglia.
Il mediometraggio in bianco e nero (34 minuti) è il frutto di due laboratori tenuti dalla Scuola di Cinema a Carmignano i cui partecipanti, tutte persone del posto, hanno scritto la sceneggiatura e interpretato poi alcuni ruoli. L’aspetto interessante del film e che vuole ricordare, ricostruendole sotto forma non documentaria ma di vera e propria fiction cinematografica, le vicende di un gruppo di giovani partigiani locali che a prezzo della propria vita, l’11 giugno del 1944, fecero saltare in aria un treno tedesco carico di tritolo fermo nella piccola stazione di Poggio alla Malva (Carmignano).
In seguito a quell’attentato persero la vita il leader del gruppo Bogardo Buricchi, suo fratello Alighiero, Ariodante Naldi e Bruno Spinelli. Si comincia alle 9 presso la sala superiore del Museo ex Meucci di Mercatale di Vernio con la proiezione riservata agli alunni delle terze medie della scuola Sandro Pertini di Vernio che si ritroveranno. Dopo il film sono previsti interventi e domande al regista e all’assessore del Comune di Carmignano Sofia Toninelli. A conclusione della mattinata è prevista la donazione a tutti i ragazzi del libro “Vento della libertà” da parte dell’ANPI sezioni di Cantagallo e Vernio da parte di Mauro Bolognesi e Donato di Laudo.
Il secondo appuntamento, sempre al Museo ex Meucci, è fissato alle ore 21 quando il film sarà presentato a tutta la cittadinanza e sarà seguito da un dibattito alla presenza del sindaco di Vernio Paolo Cecconi e di Alessandro Cintelli dell’ANPI di Provinciale di Prato.
Una giornata pien di iniziative, quella di domani, martedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria. A Castelnuovo Berardenga, a Colle di Val d'Elsa e a Pienza, infatti, si terranno incontri e spettacoli, per riflettere sul significato della memoria e su un periodo storico tragico come quello dell'Olocausto.
Martedì 27 gennaio, alle ore 9.30, presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga, le scuole medie di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti si incontreranno per ricordare la Shoa, durante un dibattito a cui parteciperanno i sindaci dei quattro Comuni coinvolti e con la proiezione del film del regista rumeno, Radu Mihaileanu "Train de vie - Un treno per vivere", la storia di un gruppo di ebrei che costruisce un finto treno di deportazione, per scappare in Palestina, passando per l'Unione Sovietica.
Alle ore 21.15, in Piazza Nuova, a Monticchiello, invece, sarà accesa la Fiaccola della Memoria e a seguire, alle ore 21.30, presso il Teatrino della Compagnia, l'Accademia degli Arrischianti di Sarteano presenterà lo spettacolo teatrale "Destinatario sconosciuto" di Katherine Kressmann Taylor, per la regia di Laura Fatini, con Francesco Storelli, Davide Breccia e Pina Ruiu. Lo spettacolo è tratto da un breve romanzo epistolare, pubblicato nel 1938, che narra dell'amicizia tra un ebreo americano e un tedesco.
I conflitti di coscienza di una ebrea deportata, infine, saranno i protagonisti del film che verrà proiettato alle ore 21.30, al Teatro dei Varii, in via del Castello 64, a Colle di Val d'Elsa. "Kapò", questo il titolo del film del regista Gillo Pontecorvo, è la storia di una giovane combattuta tra la vita e la fedeltà verso il suo popolo.