“Colmare un deficit di progettualità per fronteggiare e uscire dalla recessione”.
Lo chiede il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, che a Chianciano ha riunito oggi e domani il Consiglio Nazionale. Al centro del dibattito la crisi economica e le soluzioni che il sindacato ha sottoposto all’attenzione del governo.
“Abbiamo ottenuto – ha detto Polverini - che si aprisse un confronto in una sede istituzionale, ora bisogna andare oltre l’emergenza e varare un piano complessivo e programmatico di interventi, anche attraverso un coordinamento responsabile tra i vari livelli istituzionali coinvolti.”.
“E’ evidente – ha precisato - che ciò richiede uno sforzo maggiore, in primo luogo finanziario: occorrono più risorse, oltre a quelle, come nel caso degli ammortizzatori sociali, sulle quali è necessaria una collaborazione responsabile tra Stato, Regioni e parti sociali.
Il rischio di un allentamento dei vincoli del Patto di stabilità interno, sarebbe un sacrificio sopportabile ed ampiamente giustificato, data l’esigenza improrogabile di sostenere un ceto medio sempre più a rischio povertà e dal quale potrebbe ripartire un’azione di rinnovata spinta al mercato interno, con conseguenti vantaggi per il ciclo economico del nostro Paese”.
In particolare, sugli ammortizzatori sociali l’Ugl, oltre alla certezza delle risorse, sollecita “garanzie sull’erogazione tempestiva dei sostegni ai lavoratori, per questo abbiamo proposto di giungere ad un accordo quadro complessivo fra le Regioni, l’Abi e le Parti sociali, per anticipare l’erogazione della cassa integrazione”.
L’Ugl richiama l’attenzione del governo sui redditi in sofferenza e sollecita “un segnale forte del governo a lavoratori, pensionati e famiglie, in attesa che si dia attuazione al quoziente familiare, attraverso sgravi fiscali per allentare la morsa su salari e pensioni e ridare così fiato al mercato interno.
Così come bisogna assicurare i finanziamenti alle piccole e medie imprese, in particolare a quelle del made in Italy e quelle riunite nei distretti produttivi, che pagano più delle altre la contrazione del credito evidenziata pure dalla Banca d’Italia. Per questo l’Ugl ha proposto l’istituzione di Comitati per il credito e il risparmio provinciali aperti alle parti sociali”.
Oltre alla leva fiscale, l’Ugl chiede un vero e proprio pacchetto di misure a sostegno della famiglia; riforma degli ammortizzatori sociali per rispondere alle difficoltà dei lavoratori precari; raddoppio della detrazione fiscale sulla quota degli interessi per i titolari di mutuo a tasso fisso e variabile; impegno per le energie rinnovabili; realizzazione della rete a banda larga; ripresa delle grandi opere, in particolare nel Mezzogiorno; messa in sicurezza delle scuole; modernizzazione della pubblica amministrazione; sblocco del piano casa e l’accesso dei Comuni ai 3,2 miliardi di avanzi di amministrazione e ai 15 miliardi di residui passivi, risorse che potrebbero essere impiegate per ridurre il gap infrastrutturale.