Urbanistica, Castello: “La Regione svolgerà un ruolo di regia nei confronti degli enti locali”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2009 23:36
Urbanistica, Castello: “La Regione svolgerà un ruolo di regia nei confronti degli enti locali”

Firenze– Oltre tre ore di audizione per spiegare tutti i passaggi che hanno interessato la Regione Toscana per la localizzazione del centro direzionale nell’area di Castello. Valerio Pelini, direttore generale della presidenza della Regione, è stato oggi lungamente ascoltato in Commissione ambiente del Consiglio regionale, la commissione che nel frattempo ha acquisito tutti gli atti, dal 1999 ad oggi, riferiti all’area di Firenze nord. Pelini ha ripercorso le tappe che hanno caratterizzato i passaggi urbanistici sull’area al centro delle note vicende giudiziarie, approfondendo quanto già reso noto dal presidente Martini in consiglio regionale sulle decisioni via via assunte dalla Regione.

Soddisfazione, al termine della seduta, è stata espressa dal presidente della VI Commissione, Erasmo D’Agelis: “La seduta di oggi ha dimostrato ancora una volta la trasparenza e la coerenza dell’atteggiamento della Regione nei confronti del centro direzionale nell’area di Castello”. “La Regione - ha aggiunto D’Angelis – svolgerà un ruolo di cabina di regia complessiva nei confronti degli enti locali per garantire scelte che tengano conto dell’interesse pubblico, della sostenibilità ambientale e della realizzazione di un grande polmone verde, il parco metropolitano”.

In più “per la prima volta in Italia sull’area della Piana sperimenteremo la legge sulla partecipazione, a dimostrazione che in Toscana l’urbanistica si realizza con la massima partecipazione “.
Critiche sono state manifestate dal vicepresidente Andrea Agresti (An-Pdl), secondo il quale occorre “Azzerare ogni previsione urbanistica fatta finora nell’area di Castello e riprogettare tutto attraverso un concorso di idee aperto ad architetti internazionali che sappiano disegnare la cartolina della Firenze del Terzo Millennio, un nuovo spaccato di città del mondo”.

Dubbi anche da parte di Marco Cellai (An-Pdl), mentre specifici quesiti sono arrivati da Paolo Marcheschi (Fi-Pdl) sul cambio di orientamento della Regione “Che prima acquista immobili nel centro della città, Palazzo Panciatichi e Covoni, acquistando anche da un Fondo di gestione legato a Fondiaria, in virtù di una scelta precisa, e cioè concetrarvi gli uffici regionali; poi cambia orientamento manifestando l’interesse per il centro direzionale a Castello, avendo comunque già speso oltre 47 milioni di euro per le altre sedi”.

Un aspetto riguardo al quale Pelini ha ribadito la scelta, “maturata anche con l’assenso dell’opposizione in Consiglio regionale”, di andare ad acquistare gli immobili sedi di uffici e organi politici regionali per far cessare l’onere degli affitti e acquisire patrimonio a disposizione dell’ente. Su questo orientamento hanno concordato i consiglieri Marco Carraresi (Udc), Bruna Giovannini (Sd) e Ardelio Pellegrinotti (Pd). A Marcheschi, che ha sottolineato anche come la Regione, nel frattempo, abbia anche acquistato due immobili a Novoli già sede di uffici regionali, Pelini ha ricordato che “a Castello vi sarebbero dovute concentrare le funzioni pregiate” di vari enti pubblici: l’ipotesi di collocare il centro direzionale della Regione a Novoli (invece che a Castello), ha detto Pelini, ha incontrato le riserve del Comune di Firenze “nelle sedi dei rapporti istituzionali”, per il rischio di fare della zona “un quartiere dormitorio” data la concentrazione di “troppe realtà direzionali pubbliche”.
(Cam)

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