Firenze, 23 dic. 08- I dati della CGIL relativi al settore edilizia della Provincia registrano un aumento del 15% del ricorso alla cassa integrazione ordinaria rispetto al 2007 e del 30% rispetto al 2006. In termini assoluti si tratta di 4-500 lavoratori a rischio cassa integrazione su 15 mila lavoratori iscritti in totale alla cassa edile in Provincia di Firenze.
“Sembra crescere nel Paese, dopo le iniziative della CGIL, la consapevolezza della crisi e dei suoi drammatici effetti sui lavoratori e sui pensionati, dichiara Mauro Fuso, e la discussione sulla cosiddetta “settimana corta alla tedesca” rappresenta un fatto che smentisce in modo inequivocabile la misura sulla detassazione del lavoro straordinario, peraltro già cancellata sotto silenzio dallo stesso Governo.
La priorità è la crisi e come affrontarla: è necessario aprire un Tavolo tra Governo e parti sociali. La stessa modalità del Tavolo va replicata a livello locale, sottolinea il Segretario della CGIL di Firenze, per affrontare nella sede propria le singole specificità. A Firenze “Il Patto per lo Sviluppo”, firmato quattro anni fa fra le parti sociali e le Istituzioni locali, ha bisogno di un aggiornamento delle priorità, pur mantenendo validi per intero i presupposti di analisi e i suoi contenuti.
La salvaguardia del lavoro, prosegue Fuso, delle risorse umane e delle attività produttive va messa al primo posto.
In questo senso gli strumenti di solidarietà estesi anche ai lavoratori precari, se non nascondono furbizie da parte del Governo, sono quelli più corretti per tutelare tutto il lavoro e le professionalità necessarie alle imprese. La crisi si contrasta evitando anche la pesante selezione economica che gli esperti prevedono nei prossimi mesi. Se queste volontà saranno confermate ai Tavoli, conclude Fuso, la CGIL saprà fare la sua parte come sempre.”