Mugello: niente più verifiche sulle sorgenti impattate dalla TAV?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2008 08:41
Mugello: niente più verifiche sulle sorgenti impattate dalla TAV?

Una nuova inquietante conferma del basso grado di affidabilità dell’“affare TAV” in Mugello, dopo la dura requisitoria dei PM Gianni Tei e Giulio Monferini al Tribunale di Firenze.
L’Agenzia regionale toscana per l’ambiente fa sapere ai diretti interessati (coltivatori e allevatori) che si sono visti prosciugare le sorgenti dalla TAV, e da parecchi mesi non notano monitoraggi, che non si va più nemmeno a misurare l’acqua che non c’è! “Siamo a comunicare che, a seguito della cessata attività dell’Osservatorio Ambientale, è di conseguenza cessata anche la nostra funzione di Supporto Tecnico prevista per tale Osservatorio, a cui era legata l’attività di monitoraggio”, scrive il responsabile ARPAT della sezione Grandi infrastrutture di mobilità.

Per la cronaca, le attività dell’Osservatorio Ambientale Nazionale sono cessate – si è appreso dalla Regione Toscana - niente meno che a maggio 2007 e – per quanto risulta a Idra - non sono mai più riprese! Grazie al non-intervento bipartizan dei ministri Alfonso Pecoraro Scanio e Stefania Prestigiacomo.
È appena il caso di osservare che sono ancora in corso le attività di pre-esercizio della linea TAV fra Firenze e Bologna, la cui entrata in funzione è stata ulteriormente posticipata dall’iniziale 2003 al momentaneo 2009.

Protezione civile permettendo, dato che per 60 km i “supertreni” sono chiamati a sfrecciare nello stesso tubo in gallerie prive del tunnel parallelo di soccorso.
L’attività di monitoraggio – si legge ancora nella nota dell’ARPAT – “attualmente prosegue d’iniziativa, ma con cadenze non prefissate, solo riguardo singole situazioni e per specifiche esigenze conoscitive, che nello specifico non comprendono le problematiche di cui alla Vs. nota”. Idra sta chiedendo ragguagli al riguardo.

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