Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, si è incatenato ad un palo che delimita il parcheggio davanti l'ingresso del gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso a Roma.
Domenici è legato alla vita con tre giri di catena e un lucchetto ed espone un cartello con su scritto "Sì alla difesa della onorabilità e della dignità" ed un altro con "No all'informazione distorta".
Il riferimento sarebbe ad alcuni articoli di stampa del gruppo Espresso su una presunta attività corruttiva
riguardante la realizzazione del nuovo stadio nella zona di Castello, alla periferia nord del capoluogo fiorentino.
"Difendo la mia onorabilità - ha spiegato il sindaco a Repubblica.it - messa in dubbio dagli articoli dell'Espresso e di Alberto Statera su Repubblica. Sono qui per sottolineare la correttezza mia e dell'amministrazione".
Dopo circa un paio di ore, intorno alle 14:30 di questo pomeriggio, il primo cittadino di Firenze ha quindi sciolto le catene. "Non sono io l'avvocato di Biagi e Cioni - ha dichiarato ai giornalisti presenti - e voglio sottolineare la linearità e la correttezza degli atti dell'amministrazione", ribadendo di aver querelato Espresso e Repubblica.