Firenze, 21 Novembre 2008- «La Toscana non è indifesa di fronte agli effetti della crisi che sta investendo l'economia mondiale. Grazie al programma operativo regionale del Fondo sociale europeo stanno partendo interventi finanziati con una prima consistente fetta di risorse dei quasi 665 milioni di euro che costituiscono la dotazione complessiva. E' uno strumento fondamentale che ci servirà non solo per fronteggiare l'emergenza ma anche per qualificare il nostro capitale umano, rendere più competitivo il sistema economico toscano, più coeso il contesto sociale e più dinamico il mercato del lavoro.» L'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha illustrato oggi a Livorno la nuova programmazione del Fondo sociale europeo, intervenendo al convegno organizzato dalla Regione all'Hotel Palazzo sul tema Far crescere le opportunità per far crescere la Toscana.
Un momento di confronto che è entrato direttamente nel merito delle iniziative che, a giorni, verranno attivate da altrettanti bandi, trasformando così un programma in opportunità per tutti i cittadini toscani. Lotta alla precarietà del lavoro, più lavoro per le donne, rilancio dell'economia dei territori, investimenti istruzione, formazione e alta formazione, ricerca, innovazione. Sono questi i principali interventi attivati dai bandi già pubblicati o in via di pubblicazione sugli assi adattabilità ed occupabilità, cui per ora sono destinate risorse complessive per 22 milioni e 525 mila euro.
Fra gli interventi previsti (per complessivi 5,4 milioni di euro), il sostegno ai lavoratori atipici con la creazione di una rete di sportelli, cui seguirà un nuovo bando che mette a disposizione 1 milione di euro per la formazione degli imprenditori e degli atipici, integrandola con la formazione dei lavoratori dipendenti finanziata dai Fondi interprofessionali. Grazie alle azioni per l'occupabilità proseguiranno e si amplieranno anche le iniziative di formazione permanente per aumentare le competenze di lavoratori e disoccupati, che costituiscono l'ossatura del fondo.
Per sostenere l'economia dei territori in tutti i settori, dal manifatturiero al turismo, saranno attivati protocolli d’intesa con le Province. Una scelta significativa, che permette di arrivare a soluzioni condivise e mirate sulle esigenze delle diverse realtà regionali. L’impegno finanziario della Regione è di 3,5 milioni di euro ai quali si sommeranno i finanziamenti provinciali. «E' una delle novità cui teniamo particolarmente – afferma l'assessore Simoncini - grazie ai protocolli sarà infatti possibile attivare un processo virtuoso, mirato ai problemi di ciascun territorio e ai settori ritenuti strategici per l'economia regionale».
Le intese provinciali infatti, individuano i settori, dal turismo al manifatturiero, dall'energia allo spettacolo, in cui è necessario far convogliare risorse e su questi concentrano gli interventi con strumenti condivisi. Su questo abbiamo già in cantiere bandi per oltre 3 milioni di euro, grazie ai quali si interviene sul fronte della formazione, della ricerca e dell'innovazione, facendo nascere azioni di sistema in grado di mettere la ricerca in contatto con il mondo delle imprese. Un'altra novità riguarda le politiche di transnazionalità e interregionalità: uno strumento sul quale puntiamo per favorire al massimo gli scambi, a scopo formativo, di studenti e insegnanti, lavoratori, imprenditori, apprendisti.
Per la mobilità sono aperti bandi per oltre 5 milioni di euro, ma per queste politiche sono disponibili oltre 26 milioni di qui al 2023. Con lo scopo di favorire l'ingresso o il ritorno delle donne nel mercato del lavoro c'è, oltre al Patto per l'occupazione femminile (vedi scheda), un forte impegno per estendere i servizi all’infanzia, fino a raggiungere e superare l’obiettivo europeo del 33% di bambini che accedono ai servizi. Ai servizi per l’infanzia sono destinati 10 milioni per il potenziamento delle strutture e per il finanziamento di voucher, assegni destinati alle famiglie per ridurre le liste di attesa o per mettere in pratica interventi di conciliazione fra vita lavorativa e familiare.
A questi si aggiungono gli interventi per il capitale umano, per cui sono stati già messi in cantiere interventi per circa 20 milioni di euro per il biennio 2009 e 2010, gli interventi per incentivare la mobilità di studenti, insegnanti, lavoratori, apprendisti e imprenditori che vanno a sommarsi a quelli previsti per gli scambi formativi di studenti delle scuole superiori che hanno già permesso, solo col primo bando, a oltre 400 ragazzi di fare viaggi di studio nelle regioni europee con cui la Toscana ha stipulato accordi bilaterali (800 mila euro).
«Sono solo alcuni degli interventi che siamo in grado di mettere in campo – ha detto l'assessore Simoncini – cui se ne aggiungeranno altri. A questo proposito facciamo appello alla creatività di tutti i soggetti interessati, alla loro capacità di usare le risorse per costruire progetti. Tutto questo con l'obiettivo di rafforzare il nostro capitale umano, attraverso strumenti che favoriscano l’innovazione e la competitività del sistema produttivo».
«E’ con particolare soddisfazione che sottolineo l’attenzione del governo nazionale nei confronti della difficile situazione sociale ed occupazionale della Toscana.
Adesso auspichiamo che anche la Regione esprima la medesima soddisfazione per un impegno governativo senza precedenti per l’occupazione in Toscana». Lo afferma il Presidente di Alleanza Nazionale verso il Pdl in Regione Toscana Roberto Benedetti commentando l’erogazione da parte del governo alla Regione Toscana di 2 milioni di euro (da aggiungersi ai precedenti 11,5 previsti per il 2008) finalizzati ad ampliare la disponibilità per la Cassa integrazione e guadagni per le crisi aziendali. «In questi mesi l’assessore Simoncini, che ha in prima persona ricevuto il finanziamento dalle mani del senatore Viespoli nella sua veste di sottosegretario al lavoro, non ha perso occasione per muovere contro il governo attacchi e critiche che oggi rivelano tutto il loro intento strumentale.
Forse – dichiara Benedetti – sarebbe tempo di ripensare l’atteggiamento della giunta regionale nei confronti di un governo impegnato come mai si era visto fare sinora a beneficio della Toscana».
Preoccupazione per la crisi che ha colpito i lavoratori della Pirelli di Figline Valdarno che ha portato ad un mese di cassa integrazione per 450 lavoratori, con 10 che non saranno sicuramente reintegrati, ad un futuro incerto per i lavoratori con contratto precario e forti ripercussioni anche sull'indotto legato all'azienda del Valdarno, almeno altri 100 lavoratori.
La società Sime Net di Firenze (26 dipendenti) sta cessando le ultime produzioni ed entro fine mese metterà in Cassa integrazione guadagni straordinaria anche gli ultimi lavoratori occupati. La crisi ha costretto la proprietà a mettere in liquidazione la società e adesso l’unica speranza per i lavoratori è legata ad alcune trattative di vendita dell’immobile e delle rimanenti attività prima che sia troppo tardi. E’ convinzione dei lavoratori e del sindacato che l’unica soluzione che dia una prospettiva per la salvaguardia dei posti di lavoro passi dalla individuazione di un soggetto industriale al quale conferire l’immobile e le attività.
Le proposte dello Spi Cgil per uscire dall’emergenza e l’indagine dell’Osservatorio Politiche Sociali dello Spi Cgil nazionale - che presenta i dati relativi alle entrate fiscali e tariffarie e alle spese sostenute dagli enti locali toscani per il welfare – sono al centro della manifestazione dei pensionati della Cgil, che lunedì prossimo porterà a Firenze mille pensionati da tutta la Toscana in rappresentanza dei suoi oltre 278 mila iscritti.