Il Tribunale di Firenze ha aggiudicato alla Provincia l’asta per l’acquisto di un terreno di circa 45 ettari situata nel Comune di Fucecchio nella zona del Padule. Il terreno è collocato nell’area dichiarata contigua, anche se non proprio confinante con la Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, ha importanti caratteristiche naturalistiche ed è dotata di strutture per le visite e di un osservatorio faunistico realizzato utilizzando i caratteristici casotti del Padule.
Il Consiglio Provinciale aveva recentemente autorizzato la partecipazione alla gara d’asta per cui è stata offerta la somma di 130 mila euro, con delibera approvata all’unanimità.
L’acquisizione del terreno, per quanto solo una porzione dell’area contigua alla Riserva Naturale nella Provincia di Firenze, rappresenta un passo piccolo, ma determinante in direzione dell’ampliamento, verso il quale si registra la volontà della Regione Toscana e l’accordo di tutto il movimento ambientalista. Il Padule di Fucecchio, come è noto, è l’area umida interna di maggiore dimensione ed importanza in Italia: si estende per circa 1800 ettari nei territori a Nord di Fucecchio verso la Valdinievole; la peculiare collocazione geografica, al limite tra le aree a clima mediterraneo e quelle a clima continentale, lo rende molto interessante e unico per gli habitat con la presenza di numerose specie avifaunistiche e vegetali.
L’area protetta vera e propria è più piccola: si estende per circa 230 ettari, dei quali solo 25 sono in Provincia di Firenze: è destinata alla conservazione ambientale con attività di gestione quali il controllo della vegetazione infestante, il recupero degli specchi d’acqua libera e le opere di manutenzione tese ad incrementarne le opportunità di fruizione. Per queste caratteristiche il Padule è stato compreso dalla Regione tra le Zone a Protezione Speciale sotto il profilo della tutela della biodiversità.
L’assessore provinciale alla politiche dell’ambiente e del Territorio Luigi Nigi ha accolto con soddisfazione la notizia: “Con questo atto la Provincia cerca di uscire da un lungo periodo nel quale i confini dei territori protetti ancora non corrispondono a quelli che storicamente e di fatto hanno le caratteristiche naturali del Padule di Fucecchio. Siamo consapevoli che sarà una strada lunga ed irta di difficoltà, ma altrettanto sicuri di doverla percorrere, nell’ambito della valorizzazione e gestione sempre più coordinata del patrimonio naturale rappresentato dalle aree protette”.