Fucecchio, 29 agosto 2008- Lunedì prossimo 1° settembre alle ore 10.30, l’amministrazione comunale celebrerà il 64° anniversario della liberazione di Fucecchio dall’oppressione nazifascista con la deposizione di una corona di alloro presso il Monumento ai Caduti di Piazza XX Settembre. Sarà ricordato il tributo, non solo di vite umane, che il paese dovette pagare in particolare nell’estate del ’44 quando le truppe naziste in ritirata commisero ogni genere di scempio. L’occupazione tedesca del territorio comunale ebbe inizio verso i primi di giugno; il 24 giugno ebbe luogo in Fucecchio il primo rastrellamento di uomini da parte delle truppe tedesche, poi ne seguirono parecchi altri.
Il 2 luglio 1944, alle ore 7, venne distrutto, mediante bombardamento aereo, il ponte sull’Arno, costruito nel 1867.
Nella foto il centro di Fucecchio in quei giorni, Piazza Montanelli e l'incrocio tra Corso Matteotti e Via Sauro
Il 18 luglio, verso le ore 22, il primo colpo di cannone uccise Maria Vivaldi nei Mannini, abitante in Via Trento. In nottata le cannonate continuarono sempre più fitte e vi furono altre vittime in paese. Il 19 luglio vi fu il primo sfollamento obbligatorio della popolazione civile da parte del Comando Militare Tedesco, poi ne seguirono molti altri.
Da quel giorno cominciò l’esodo della popolazione verso la campagna. Alla fine di luglio in paese non vi erano che militari tedeschi; i civili che si ostinavano a rimanere nascosti nelle proprie case, o nei sotterranei, o nei rifugi, erano poche decine. Il 31 agosto gli ultimi reparti di militari tedeschi abbandonarono il territorio comunale e si trasferirono al nord.
Il 1° settembre, con l’arrivo delle Truppe Alleate (in particolare la VI Divisione corazzata sudafricana e dalla I Divisione corazzata americana), avvenne la Liberazione del territorio comunale.
L’annuncio della liberazione venne dato da un aeroplano americano atterrato, con due uomini a bordo, nella zona del Padule di Fucecchio a Nord della Via di Burello.
Il 2 settembre 1944 il capoluogo presentava un aspetto desolante: case distrutte o gravemente lesionate, cumuli di macerie sulle strade, vetri spezzati, fili delle condutture elettriche a penzoloni, rottami ammassati sulle strade e sulle piazze. Il cannoneggiamento che ci fu dal 18 luglio al 31 agosto 1944 aveva distrutto completamente 32 case e ne aveva lesionate gravemente altre 234.
Ma la perdita più grande sono le 193 vittime che proprio sabato prossimo 1° settembre saranno ricordate con la cerimonia.