Decolla la 23 esima edizione del Festival France Cinéma che si concentra in tre giorni da oggi al 2 Novembre tra la sala dell'Istituto Francese di Piazza Ognissanti e il Cinema Odeon di Piazza Strozzi destinato a ospitare la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” coordinata da Mediateca. Il segno distintivo di questa edizione sta nel binomio Marcel Carné-Jacques Prévert, autore di alcuni capolavori a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta che hanno segnato in maniera indelebile la cinematografia d'Oltralpe, per comodità riassuntiva registrati come esponenti del cosiddetto “realismo poetico”.
Una formula che però il suo autore preferisce mutare in “fantastico sociale”. La retrospettiva fiorentina si snoda lungo questi titoli ormai mitici, inquadrati nella stagione del Fronte Popolare, più alcune rarità inedite sui nostri schermi o opere che la distribuzione italiana ha completamente stravolto (come nel caso di Les enfants du paradis) e che nell'ambito del Festival verranno presentati nella loro completezza e in versione originale. Il programma della prima giornata inizia all'Istituto Francese alle 10.00 con la proiezione di Nogent, eldorado du dimanche (1929), una straordinaria opera prima, una domenica in campagna lungo la Marna che anticipa la renoiriana Partie de campagne, seguito da Trois chambres à Manhattan (1965), da un romanzo di Simenon, cronaca di un amore newyorkese tra un maturo attore in crisi (Maurice Ronet) e un intenso personaggio femminile, deluso dalla vita, interpretato magistralmente da Annie Girardot che fu premiata a Venezia.
Il pomeriggio all'Odeon inizia alle 16.00 con un'altra opera praticamente inedita in Italia, L’air de Paris (1954), storia di un'amicizia virile tra un ex campione di boxe e il suo pupillo, illuminata sullo schermo dalla presenza di Jean Gabin e di Arletty. Forse l'attrice feticcio di Carné, che con lui girerà, prima di cadere in disgrazia dopo la guerra per “contatti collaborazionistici”, memorabili caratteri di donna e che ritroviamo al massimo del suo splendore nel film delle 18.00, Hotel du Nord (1938), dove duetta con Louis Jouvet e dove ci regala la celebre battuta “atmosphère, atmosphère...”, diventata simbolo e archetipo di un certo disincanto mischiato a una suadente nostalgia (della vita).
Segue alle 20.00 in anteprima Un conte de Noël di Arnaud Desplechin (2008), film che ha rappresentato la Francia all'ultimo Festival di Cannes, una folle e crudele “ronde” familiare tra Bergman e Resnais, agita da un cast di prim'ordine composto da Catherine Deneuve, Emanuelle Devos, Mathieu Amalric, Chiara Mastroianni (il film sarà distribuito in Italia dalla BIM).
Infine alle 22.45 ancora un Carné-Prévert d'annata, il primo stupefacente risultato della loro fertile collaborazione, un'autentica e sorprendente rarità, Drole de drame (1937), irresistibile commedia noir e burlesca animata da un poker formidabile: Louis Jouvet, Michel Simon, Jean-Louis Barrault, Francoise Rosay.