Ancora un’incantevole voce femminile per la 33 edizione di Musica dei Popoli, Aynur Karadogan. Con la sua ampia estensione vocale, Aynur, nata nel 1975 a Tunceli, una delle province della Turchia, situata nell'Anatolia orientale, esegue sia canzoni popolari kurde e turche che composizioni originali, combinando perfettamente l’eredità musicale della tradizione kurda con l’incredibile potenza della sua voce. Ha studiato musica ad Istambul e canto con Begum Erdem ed Askin Metiner. Già dal suo primo album del 2002, la stampa internazionale la paragona a Sezen Aksu e la consacra stella di prima grandezza della musica del suo paese.
Dopo aver partecipato al film del regista Fatih Akin “Crossing the Bridge”, che si potrà vedere al Cinema Odeon di Firenze il 22 novembre per i 50 giorni del cinema nella sezione Festival del Film Etnomusicale. Aynur si è esibita in concerti e festival in tutto il mondo, portando ovunque il bagaglio musicale dei suoi antenati e la sua voce portentosa, offrendo un volto moderno alla vecchia musica curda.
Come molti altri, negli ultimi due decenni, Aynur Karadogan e la sua famiglia, hanno lasciato il Kurdistan per stabilirsi ad Istanbul dove, durante la sua infanzia, la lingua e la cultura kurda erano ufficialmente vietate.
Nel corso del processo di assimilazione, molti figli di emigranti hanno dimenticato la lingua madre e proprio la musica (e la recente apertura politica della Turchia) hanno permesso ad Aynur di usare queste nuove libertà per presentare le tradizioni della sua gente con grande naturalezza. Insieme ai suoi musicisti interpreta le sue canzoni fatte di storie epiche e lamenti di un popolo represso, come una sorta di gospel orientale, dalle influenze arabe, mesopotamiche e addirittura ebree, in una parola musica Dengbejen.
