Mentre il produttore Aurelio De Laurentiis e il regista Neri Parenti annunciano di aver messo in cantiere il nuovo film Amici miei '400, prequel del capolavoro di Monicelli, che dovrebbe ripercorrere le zingarate di un gruppo di fiorentini nel Rinascimento, esce in libreria il libro per tutti gli amanti della divertentissima saga iniziata da Monicelli e conclusa da Nanni Loy. L'autore,Paolo Fazzini, tra una supercazzola e una zingarata, svela, attraverso le interviste a Gastone Moschin, Tullio Pinelli, Pietro De Bernardi e, logicamente, Mario Monicelli, genesi e retroscena di uno dei fenomeni più divertenti del cinema italiano, concepito da Pietro Germi e inizialmente ambientato a Bologna, ripercorrendo luoghi, battute e quant'altro di cinque giullari dei giorni nostri.
Inizialmente Amici miei avrebbe dovuto essere diretto da Pietro Germi, creatore del soggetto, il quale a causa di problemi di salute affidò l'intero progetto a MarioMoncielli.
La prima e decisiva modifica al disegno originario è legata proprio all'ambientazione: nell'idea di Germi la pellicola doveva essere ambientata a Bologna, ma Monicelli e gli sceneggiatori De Bernardi, Benvenuti e Pinelli preferirono Firenze alla città emiliana. Fu così che nacque uno dei film più rappresentativi della città di Firenze, un grande classico della commedia italiana ma con un significato particolare anche per i fiorentini.
Nel volume si ricostruiscono la genesi e gli sviluppi della trilogia più amata del cinema italiano: il regista MARIO MONICELLI, gli sceneggiatori TULLIO PINELLI e PIERO DE BERNARDI, l'attore GASTONE MOSCHIN raccontano, in quattro interviste esclusive, la creazione e i segreti della saga di Amici miei, mentre alcuni saggi approfondiscono tematiche legate alla commedia italiana e alle poetiche di registi come Mario Monicelli e Pietro Germi.
Edito nella collana Cult il libro propone, oltre alle dettagliatissime schede dei film, le biografie di tutti i collaboratori e degli attori che hanno preso parte alla trilogia e, naturalmente, una corposa raccolta delle battute, delle supercazzole e delle burle più divertenti dei famosi zingari toscani entrati di diritto nell'immaginario del pubblico italiano.