Firenze– Un teatro, tanti teatri. Come portare il Maggio Musicale Fiorentino sempre più a tutti gli spettatori della Toscana? Quali prospettive si aprono per la musica nella nostra regione con il federalismo fiscale? A che punto sono gli esperimenti di scambio fra teatri e associazioni musicali? A questa e ad altre domande si propone di rispondere la giornata di incontro “UN TEATRO, TANTI TEATRI. Regione Toscana e Associazionismo musicale uniti per un nuovo sviluppo dello spettacolo dal vivo”, promosso dall’Associazione Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con il Teatro stesso e con la Regione Toscana, in programma il 18 ottobre alle 10,30, a Firenze, nel Piccolo Teatro del Comunale (Corso Italia 16).
Spettacoli da “esportare” negli altri teatri della regione, facilitazioni per la prenotazione e l’acquisto dei biglietti: FRANCESCO GIAMBRONE, Sovrintendente del Teatro del Maggio, spiegherà queste e altre iniziative allo studio affinché il Comunale, uno dei massimi teatri europei, diventi davvero una risorsa di tutti i toscani.
E accanto a lui ci saranno i rappresentanti delle istituzioni, esperti ed operatori dell’associazionismo.
Coordinati da Paolo Bonami, la mattina – a partire dalle ore 10.30 – prenderanno la parola il Presidente della Regione Toscana CLAUDIO MARTINI, l’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze EUGENIO GIANI, la Presidente degli Amici del Maggio SIDSEL VIVARELLI COLONNA e il Direttore del C.E.L. di Livorno ALBERTO PALOSCIA; dopo il break, a partire dalle ore 15.00, interverranno Nicola De Renzis Sonnino e Luca Righi – che parleranno di federalismo fiscale e federalismo culturale -, l’Assessore alla Cultura della Regione Toscana PAOLO COCCHI (“Problemi e prospettive di una nuova visione regionale per lo sviluppo della cultura”), e Maria Teresa Scapinelli (“Esperimenti di scambio fra teatri ed associazioni”).
Seguirà il dibattito con gli esponenti delle associazioni.
La giornata di incontro è aperta a tutti i cittadini ed appassionati di musica e di teatro, oltre che agli operatori di un settore su cui proprio in questi giorni è viva la discussione sia per quanto concerne le risorse finanziarie pubbliche e private, che per quanto riguarda la regolamentazione delle attività.
Ingresso libero.