Crisi economico-finanziaria: come reagisce Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2008 14:55
Crisi economico-finanziaria: come reagisce Firenze

Firenze, 10 ottobre 2008- Non si può escludere che anche in Toscana si abbiano nelle prossime settimane crisi improvvise e perdita di occupazione, dopo la chiusura dello stabilimento Eaton di Massa. Per la prima volta in provincia di Firenze s’inverte il trend relativo alla produzione di rifiuti. Nel corso del 2007 la massa dei rifiuti prodotta nel territorio fiorentino è calata di oltre l’ 1,1%. Ma la diminuzione è maggiore se si tiene conto della quota relativa alla diminuzione dei consumi.

La notizia è stata data dal Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa organizzata a Palazzo Medici.
Alla crisi che sta colpendo il mondo dello spettacolo con la riduzione dei contributi statali, il Maggio Musicale Fiorentino reagisce con una sfida: “Non vogliamo attendere inerti la fine – dichiara il Sovrintendente Francesco Giambrone -: i tagli al FUS non sono compatibili con la sopravvivenza, ma noi vogliamo dimostrare che il Maggio Fiorentino è un teatro in piena salute artistica, e che il melodramma è un fattore di identità nazionale vivo e imprescindibile per la nostra cultura, al quale lo Stato non può far mancare il proprio sostegno”.

“Per questo – continua - da sabato 11 ottobre andremo in scena tutte le sere per due settimane con tre titoli operistici popolari come Tosca, La Bohème e Cavalleria rusticana, più due balletti: è un’iniziativa nuova, che richiede un’organizzazione produttiva interna completamente diversa, alla quale tutte le masse artistiche e tecniche fiorentine hanno risposto con duttilità ed entusiasmo. E’ un cambiamento di mentalità per noi e per i nostri assetti, anche in vista dell’imminente posa della prima pietra del nuovo teatro, e dei ritmi che tale spazio imporrà in futuro: alla tradizionale Stagione, che accomuna il Maggio alle altre Fondazioni liriche, e al Festival – che invece ci rende unici nel panorama italiano -, affianchiamo così una terza, ancora diversa fisionomia, proponendo anche un sistema di “repertorio”, come per esempio avviene in Germania, ma preservando quella qualità artistica che il pubblico italiano esige.

E puntiamo ad avere per questa nostra “Recondita Armonia” trentamila spettatori in quindici giorni, prima ancora che si inauguri ufficialmente, a novembre e con Mehta, la Stagione”.
I dati al 30 giugno 2008 delle 34 Banche di Credito Cooperativo associate alla Federazione Toscana mostrano come, a fianco di una raccolta che supera i 9,3 mld di euro, in un momento di forte rischio di “stretta del credito”, le BCC confermano un solido incremento negli impieghi (+13,75% su giugno 2007, rispetto al +8,3% del sistema bancario) – ormai a quota 8 mld di euro.

Il Direttore della Federazione Toscana BCC, Roberto Frosini, sottolinea come “questi dati delle 34 BCC aderenti alla Federazione Toscana ribadiscono il tradizionale orientamento del Credito Cooperativo, anche nei momenti più difficili sul piano economico-finanziario, a fare finanza per lo sviluppo ed a promuovere l’economia locale, supportando in particolare i piccoli operatori e le famiglie”. Il Presidente della Federazione Toscana BCC, Giorgio Clementi, ricorda come “il sistema del Credito Cooperativo a livello nazionale ha strutturato a favore dei soci e dei clienti 4 importanti iniziative quali il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo – unico nel panorama bancario italiano -, il nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale operativo dai primi mesi del 2009 e, infine, ha preso la decisione di garantire il rimborso del capitale investito dai clienti nelle polizze BCC Vita “index linked” con sottostante Lehman Brothers, allo scopo di tutelare e rassicurare i clienti anche nei momenti di maggiori difficoltà finanziarie”.
Ma c'è anche chi degli effetti della crisi economica non sembra preoccuparsi.

Mercoledì scorso, alla Stazione Leopolda, in occasione della presentazione della nuova Guida dei Vini dell’Espresso 2009 e della Guida dei Ristoranti 2009, un’asta ha raccolto 300.000 Euro con l'offerta di vini pregiati e da collezione. Tra i lotti che hanno ottenuto risultati significativi, nella sezione dedicata ai vini italiani, segnaliamo: il lotto 9, con una selezione di Sassicaia Tenuta San Guido, battuto per 2.479 euro; vari lotti relativi alla sezione toscana, Masseto Tenuta dell’Ornellaia, uno dei vini più ricercati al momento da tutti gli esperti e gli appassionati del settore, che hanno raggiunto una buona aggiudicazione tra cui il lotto 11, sedici bottiglie dal 2000 al 2003, che è andato a 4.013 euro.

Hanno più che raddoppiato la loro stima i lotti 52 e 62, I Sodi di San Niccolò di Castellara di Castellina, rispettivamente composti da sei bottiglie del 1990 e sei bottiglie del 1986, ottenendo 2.007 euro e 2.361 euro, così come il lotto 56, 1 bottiglia DMg Cuvée “Annamaria Clementi” Cà del Bosco, del 1990, che partendo da 660 euro è arrivata a 1.470 euro. Sempre per la sezione vini italiani, degno di nota, il Sassicaia Tenuta San Guido 1985, stimato 600 euro e aggiudicato a 94 euro.

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