Tutti all'opera con "Recondita Armonia": il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino lancia un'iniziativa in controtendenza rispetto al mito dell'evento e ai consueti schemi produttivi italiani, che vuole conciliare la tradizione dei programmi articolati in Stagioni con quella tedesca del Repertorio, consentendo una quotidianità di proposte. In due settimane - dall'11 al 26 ottobre - tre opere di grande popolarità e due balletti si alterneranno sul palcoscenico del Comunale di Firenze in date consecutive, una sorta di mini-festival dedicato a Puccini, nel centocinquantesimo anniversario dalla sua nascita, Mascagni e Verdi a prezzi speciali per nuovi e diversi segmenti di pubblico, per consentire agli appassionati di tutte le età un'autentica full immersion nella grande lirica e nella danza.
Il Festival autunnale dedicato al grande repertorio lirico italiano si inaugura con un nuovo allestimento della popolare opera "romana" di Giacomo Puccini.
Tratto dal dramma teatrale di Victorien Sardou, portato al successo in tutta Europa dalla grande attrice Sarah Bernhardt, il melodramma venne composto tra la primavera del 1896 e l'ottobre 1899. La prima rappresentazione al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900. La nuova produzione è firmata dal regista Mario Pontiggia e dallo scenografo e costumista Francesco Zito, sul podio Antonio Pirolli. Le voci sono quelle di Daniela Dessì, che si alterna con Annalisa Raspagliosi nei panni della protagonista Floria Tosca, Marco Berti e Gustavo Porta (Cavaradossi), Alberto Mastromarino e Carmelo Caruso (Scarpia).
I festeggiamenti pucciniani proseguono con un nuovo allestimento di un altro popolarissimo titolo come La bohème, rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896, sul podio Arturo Toscanini.
L'opera è tratta dal romanzo Scenes de la vie de bohème di Henry Murger. Di questa produzione saranno protagonisti Maria Luigia Borsi nella parte della piccola fioraia Mimì, Gianluca Terranova in quella del poeta Rodolfo, Donata D'Annunzio Lombardi come Musetta, Stefano Antonucci il pittore Marcello, direttore Giampaolo Bisanti.
Il capolavoro di Pietro Mascagni, tratto dall'omonima novella di Giovanni Verga e andato in scena per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 17 maggio 1890, nel terzo nuovo allestimento pensato da Mario Pontiggia e Francesco Zito per il Festival autunnale del Maggio dedicato al grande repertorio lirico italiano.
Dirige Pietro Rizzo, cantano Marianne Cornetti (Santuzza), Fabio Armiliato e Gustavo Porta (Turiddu), Silvio Zanon (Alfio). "Cammeo" di Viorica Cortez come Mamma Lucia. Cavalleria rusticana viene abbinata ad una nuova creazione di Luciano Cannito, Vespri, su musiche da I vespri siciliani di Giuseppe Verdi ed a Paganini di Vladimir Vasiliev, un pas de deux concepito sulle celebri Variazioni per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov nel 1987 per Vladimir Derevianko.