Un tavolo di confronto tra istituzioni, aziende e lavoratori per superare insieme la difficile situazione dell’economia locale con particolare attenzione al settore del camper. E’ stato convocato per mercoledì 15 ottobre il Consiglio Comunale straordinario dal titolo “La situazione economica della Valdelsa: il territorio a confronto” (ore 16.30 – Teatro Politeama di Poggibonsi) che vedrà protagonisti tutti i consiglieri dei sei Comuni valdelsani: Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, San Gimignano, Radicondoli, Casole d’Elsa e Monteriggioni.
Parteciperanno al Consiglio anche i rappresentanti della Provincia di Siena e della Regione Toscana nonché i parlamentari senesi Franco Ceccuzzi e Susanna Cenni. Sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni limitrofi (Barberino Val d’Elsa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, Certaldo e Castelfiorentino). Una seduta straordinaria che si è resa necessaria per riunire interessi, strategie e obiettivi di tutte le amministrazioni comunali e che sarà aperta anche a tutti i lavoratori, le parti sociali ed economiche.
Il Consiglio Comunale è il risultato di un’azione mirata all’analisi della situazione economica valdelsana, con le sue luci ed ombre, ed in particolare delle conseguenze che la crisi del settore del camper e del suo indotto potrà apportare sul territorio. La riunione ha anche l’obiettivo di riflettere e mettere a punto una programmazione di iniziative concrete per la salvaguardia dell’economia valdelsana in generale, e del settore camperistico e dei lavoratori in particolare.
Dall’associazione LiberaMente di Poggibonsi giunge un suggerimento a dir poco provocatorio “Da mesi cerchiamo di far giungere nelle stanze decisionali suggerimenti e analisi per trovare sbocchi alla pesante situazione in cui verte il settore camperistico.
Abbiamo proposto la realizzazione di un grande autoporto dove noleggiare camper e girovagare per la meravigliosa toscana: abbiamo proposto di realizzare una grande manifestazione dedicata al mezzo ricreazionale proprio nella nostra terra, ma nessuno sembra stare a sentire e pensare che sembrano essere stati stanziati centinaia di migliaia di euro per fare analisi di mercato e studi progettuali. Da tempo anche noi comuni mortali e liberi pensanti ci si stiamo interrogando sulle soluzioni che possano portare nuova linfa al settore camperistico e come non riflettere sulla sentenza del Tar che autorizza la prostituzione in camper? Ci è doveroso e spontaneo fare alcune considerazioni: la legge Carfagna impedisce la prostituzione in luogo pubblico promettendo arresti per prostitute e clienti, mentre il fenomeno continua a dilagare nelle strade delle città si abbandona l’ipotesi della riapertura delle case chiuse, ma la committenza delle lucciole non sembra arrestarsi, quindi come non trasformare un problema purtroppo sempre esistito (non a caso definito il mestiere piu antico del mondo) in un opportunità che di certo rivitalizzerebbe le vendite dei mezzi valdelsani.
Da una indagine sembra che una prostituta possa guadagnare intorno ai 100 mila euro l’anno, a parte il problema fiscale che ovviamente dovrebbe essere regolamentato, di certo questa tipologia di clienti potrebbe essere ad hoc per l’acquisto di mezzi non proprio alla portata di tutti. La sentenza del TAR sembra proprio una notizia appositamente plasmata ma invece è del tutto vera e sembra calzare a pieno per uno degli argomenti clou di questi giorni. Il DDL contro la prostituzione del ministro Carfagna approvato dal CDM, fornirebbe realmente una grande opportunità alle aziende che producono i mezzi.
Sono migliaia e migliaia le prostitute che dovrebbero essere tolte dalle strade , ma di certo non si riuscirà ad arginare il problema, quindi visto che il TAR ha concesso questa possibilità perché non trasformarla in opportunità commerciale, questo non vuol significare fomentare la prostituzione anzi vorrebbe tentare di rendere più “corretto” il proprio incontrollabile svolgimento. Ai nostri politici, alle imprese seriamente preoccupate del loro futuro, ai lavoratori gia travolti da cassa integrazione e mobilità e ai sindacati che sembrano più impegnati in altre fronti, adesso lasciamo a loro tutte le considerazioni, pur consapevoli di essere forse provocatori ma di certo di fronte a scenari poco illuminanti non si può continuare a dormire sonni tranquilli".