Sono sette le province toscane ai primi dieci posti dell'indagine svolta da Cittadinanzattiva. L'incremento più alto delle tariffe tra il 2006 e il 2007 è stato registrato a Firenze, Pistoia e Prato con un balzo del 14%. Un dato che porta la spesa media familiare a 352 euro contro una media nazionale di 229 euro.
«E' il risultato della privatizzazione strisciante consentita dal Pd e dai partiti che lo sostengono al governo sul territorio.» Commenta così Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà a Palazzo Vecchio «Un dato – continua De Zordo – che non può che essere collegato alla gestione privatistica di Publiacqua, ormai in mano ad ex politici e scafatissimi manager delle multinazionali.
Un dato oltremodo grave perché gli amministratori in Toscana, a tutti i livelli, hanno ignorato la proposta di legge popolare firmata da oltre 40.000 persone per ripubblicizzare il servizio idrico, così come chiesto dai Movimenti per l'acqua pubblica» E le cattive notizie non finiscono qui; ieri Milano Finanza ha annunciato la volontà di Suez Gaz de France (che oggi ha una quota minoritaria in Acea spa, proprietaria di Publiacqua insieme ai Comuni dell'Ato 3) di ottenere un ridimensionamento sotto il 50% della quota azionaria in Acea del Comune di Roma.
«Un'altra barriera sta per infrangersi – conclude De Zordo. Fino a pochi mesi fa Domenici e i sindaci toscani sostenevano di dormire sonni tranquilli con l'amico Veltroni sindaco di un comune che aveva il 51%. Chi denunciava che comunque era il mercato a comandare veniva emarginato dal dibattito politico. Oggi si sta avverando quello che temevamo, e non solo perché c'è sindaco Alemanno, ma perché i potentissimi privati si stanno allargando anche formalmente nel possesso delle quote azionarie di Acea.»