Firenze, 09 Giugno 2008- Una questione di tutela ambientale come quella del giardino delle ex Scuderie Reali porta ad una spaccatura nella maggioranza a Palazzo Vecchio. E' successo questo pomeriggio in consiglio comunale, con l'approvazione della mozione che invita il sindaco «a riconsiderare la realizzazione del parcheggio all'interno del parco del Bobolino» presentata dalla capogruppo di Forza Italia-Pdl Bianca Maria Giocoli e dal consigliere Jacopo Bianchi. «Il nostro atto - hanno spiegato - è passato con il voto oltre che del centrodestra, di Sinistra Democratica, tranne la capogruppo Soldani, Rifondazione, Unaltracittà/ Unaltromondo e del consigliera del partito socialista Marco Ricca.
Contrari si sono espressi i consiglieri del Partito Democratico, dei Verdi e dei Comunisti Italiani. Con la mozione sono stati approvati gli emendamenti presentati dal consigliere di Sd Gregorio Malavolti». «Oggi - hanno commentato Giocoli e Bianchi - abbiamo avuto la conferma di ciò che pensavamo: Sinistra democratica, con il presidente Cruccolini in testa, è più forza di opposizione che di maggioranza. Ci stupiamo che un gruppo consiliare come i Verdi che dovrebbe essere sensibile alla salvaguardia di un patrimonio storico e paesaggistico abbia espresso la propria contrarietà al documento.
Ora ci aspettiamo che quanto approvato oggi sia al più presto concretizzato». «Ringraziamo il presidente della commissione mobilità e ambiente Malavolti - hanno concluso i due consiglieri di Forza Italia - per aver sostenuto gli obiettivi principali contenuti nella mozione. Rimaniamo in attesa della prossima spaccatura della coalizione affinchè tutti i componenti del centro sinistra prendano atto che la maggioranza non esiste più».
Questa mattina in un Consiglio Provinciale straordinario richiesto dalle opposizioni si è discusso della questione della Centrale del Latte.
Comunisti Italiani e Sinistra Democratica avevano all’inizio sottoscritto assieme dal P.D. una mozione in cui tornava ad impegnare la Giunta al rispetto di quanto deliberato in data 12 aprile 2007. L’Assessore Roselli nel suo intervento ha chiaramente manifestato che il disimpegno del Comune di Firenze si porterà dietro automaticamente anche il disimpegno della Provincia. Poi il Presidente della Giunta diserta, l’Assessore non prende impegni, la maggioranza sbanda, perde alla sua sinistra e il documento presentato dal Pd non viene approvato.
Bocciata dunque la mozione del Pd su Mukkilatte nel Consiglio straordinario chiesto dalle opposizioni di centrodestra.
"A fronte della dichiarata volontà del Comune di Firenze di considerare non strategica e non in linea con le finalità istituzionali la partecipazione alla Centrale del Latte -commentano i Gruppi Provinciali di Rifondazione Comunista e Verdi- la Giunta Provinciale utilizza le reticenze del sindaco Domenici per disimpegnarsi e disattendere così quanto contenuto nella mozione di indirizzi del Consiglio Provinciale dell’aprile 2007: garantire una maggioranza pubblica dell’azienda per qualificare l’attività produttiva, la sua qualità, il rapporto con il territorio e con la zootecnia, i livelli occupazionali.
Di fronte a tale ambiguità i gruppi della sinistra (PRC, PdCI, Verdi, SD) hanno chiesto precisi impegni da parte della Provincia e presentato emendamenti alla risoluzione del PD, che non sono stati accolti, determinando così la non approvazione del suddetto documento. Il Consiglio respinge il tentativo di disimpegnarsi e liquidare questa esperienza, dopo che sono state investite ingenti risorse pubbliche per il rilancio e l’ammodernamento dell’azienda. Vista la cattiva figura rimediata in Consiglio Provinciale, il Presidente Renzi e la Giunta hanno ora il dovere di riaprire il confronto con il Comune di Firenze e gli altri soggetti istituzionali per attuare gli indirizzi approvati nell’aprile 2007 e impedire qualsiasi ipotesi di dismissione e privatizzazione della Centrale del Latte.
Come nel caso della Azienda Agraria Mondeggi-Lappeggi, prosegue l’impegno di Rifondazione Comunista, dei Verdi e della sinistra per sostenere il ruolo pubblico in settori strategici per l’economia, l’occupazione e per la salvaguardia del territorio provinciale."
"La Sinistra Arcobaleno vota con la destra sulla Centrale del Latte contro un Ordine del Giorno del Partito Democratico -riibatte Riccardo Gori, Capogruppo Partito Democratico- con il ritiro della firma dei Comunisti Italiani e Sinistra Democratica che, pure avevano emendato il documento del PD.
La mozione esprimeva l’esigenza di attendere il pronunciamento dell’amministrazione comunale fiorentina in merito alla valenza strategica della Mukki Latte, detenuta per circa il 70% dal Comune di Firenze. Ciò per consentire una presa di posizione consapevole e basata su un chiaro scenario economico–finanziario da parte della Provincia su una azienda il cui valore è stimato in alcuni milioni di euro. Tuto ciò ribadendo la validità degli indirizzi già assunti dal Consiglio che esprimevano l’interesse della Provincia a partecipare, a certe condizioni, agli assetti societari dell’azienda, assorbendo altri attori istituzionali.
Questa posizione di buon senso istituzionale e amministrativo ha fatto scattare l’ideologismo dei gruppi della Sinistra Arcobaleno che hanno votato assieme alla destra, a cui non è parso il vero di strumentalizzare questa situazione. Occasione persa per ragionare con lungimiranza e concretezza di una questione importante".
"Un voto che dimostra l’inadeguatezza politica e l’assoluta carenza di strategie amministrative sul tema della centrale del latte -commentano le opposizioni di centrodestra- Il gruppo del PD in linea con quanto riferito dall’assessore Pietro Roselli, subordinava ogni iniziativa della Provincia alle scelte del Comune di Firenze nonostante il Consiglio avesse approvato nell’aprile 2007 un documento di indirizzo autonomo della provincia stessa e delle sue decisioni in merito alla centrale del latte.
L’amministrazione provinciale ha dimostrato quindi di interessarsi della centrale del latte solo ai fini delle nomine nel CdA della stessa, trascurando quindi ogni riflesso sull'economia locale e sulla gestione dell'azienda nei rapporti con i lavoratori. Un altro fallimento della Giunta del presidente Renzi che si avvia alla conclusione del sua mandato elettorale con una maggioranza scomposta e foriera di future confitte. Il centrodestra si richiama sulla centrale del latte alla mozione dell'aprile 2007 totalmente disattesa dalla giunta Renzi".