Pianeta Galileo: 200 appuntamenti da venerdì 10 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2008 14:13
Pianeta Galileo: 200 appuntamenti da venerdì 10 ottobre

Firenze- Un omaggio al sepolcro del grande scienziato, nella Basilica di Santa Croce, in occasione della presentazione alla stampa di Pianeta Galileo 2008, ha aperto oggi idealmente le celebrazioni galileiane del 2009, proclamato dall'Unesco "anno internazionale dell'astronomia", nel quarto centenario dal primo utilizzo del telescopio per l'osservazione delle stelle, avvenuto proprio per mano di Galileo Galilei. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, e gli altri rappresentanti istituzionali hanno voluto infatti ricordare, con la lettura di alcuni brani di opere galileiane, la figura straordinaria dello scienziato, nella basilica che ne custodisce le spoglie.

A leggere i testi di Galileo, due giovani ricercatori del Lens (European Laboratori for Non-linear Spectroscopy), Valentina Parigi e Jacopo Catani, allievi del professor Massimo Inguscio.
Circa 200 appuntamenti con 70 lezioni-incontro fra gli scienziati e gli studenti delle scuole superiori, 25 convegni, 10 grandi eventi, una dozzina di spettacoli teatrali, 8 mostre, una quarantina fra visite guidate, osservazioni astronomiche e laboratori didattici, e ancora incontri serali, lezioni galileiane, seminari per gli insegnanti, premiazioni, concorsi, proiezioni di film.

Questi i numeri del programma di Pianeta Galileo 2008, presentato alla stampa dal presidente e dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini e Angelo Pollina, insieme ai membri del Comitato scientifico Franco Pacini (Osservatorio di Arcetri), Sandro Rogari (Università di Firenze) e Gigliola Paoletti Sbordoni (coordinamento iniziative), a Ugo Caffaz per la Regione Toscana (Direzione Generale Politiche formative, beni e attività culturali) e alla consigliera regionale Stefania Fuscagni, presidente dell'Opera di Santa Croce, che ha ospitato la conferenza stampa.

Un cartellone sempre più ricco, quindi, che mantiene però inalterata la formula di Pianeta Galileo: non uno dei tanti festival che accendono i riflettori sulla scienza concentrando tutti gli eventi in una settimana e in una città, ma un vasto programma che per più di un mese dal lato dell'offerta vede coinvolte tutte le province toscane, dal lato dei fruitori interessa pubblici diversi con iniziative pensate ad hoc per loro. Si parte venerdì 10 ottobre con l'inaugurazione ufficiale a Firenze (ore 10.00 al Rettorato): dopo gli interventi istituzionali, lezione galileiana di Francesco Palla si "I pianeti di Galileo".

Il giorno successivo si svolgerà l'inaugurazione anche alla Scuola Normale Superiore di Pisa (ore 10.30), con Maria Luisa Dalla Chiara che parlerà di "Quanti e musica" con l'aiuto del pianoforte di Eleonora Negri e della voce di Antonella Ferrari.
Un'attenzione particolare viene dedicata quest'anno ai giovani, con laboratori, giochi e iniziative specifiche per i bambini, come la Bambineide ad Arcetri (osservazioni astronomiche per i più piccoli, l'11 ottobre) e le mostre all'interno del Festival della Creatività, dal 23 al 26 ottobre nell'Area Kids della Fortezza da Basso.

Fra le iniziative peculiari di quest'anno inoltre "Prove d'orchestra" (7 novembre a San Giovanni Valdarno), un convegno e più workshop con gli insegnanti che metteranno in scena per i colleghi le loro più innovative tecniche didattiche, e "Primo incontro con la scienza", una sorta di premio al lettore, nel quale i giovani frequentatori delle biblioteche toscane e gli studenti delle scuole superiori leggeranno ed eleggeranno il loro testo scientifico preferito nel campo della biologia, e avranno modo di incontrare direttamente gli autori.

La figura di Galileo sarà al centro di diversi convegni: sabato 18 ottobre all'istituto Stensen si parlerà ad esempio dell'impatto di Galileo non solo sulla scienza ma anche sulla filosofia e sulla teologia, mentre un convegno di due giorni, il 7 e l'8 novembre al Gabinetto Viesseux, farà il punto sulla sua figura nella coscienza nazionale dell'Ottocento e del Novecento. Altri convegni e conferenze riguarderanno la comunicazione scientifica fra festival e science centre (Firenze 24 ottobre), la lingua della scienza (Siena, Università per stranieri, 5 novembre), le scienze ibride come la neuroetica, l'econofisica, la biofotonica (Firenze 10 novembre), la scienza per l'infanzia (Scandicci 14 novembre).

E infine anche quest'anno l'evento di chiusura, il 15 novembre, sarà la consegna del Premio internazionale Giulio Preti, conferito a due studiosi, uno italiano e uno straniero, per il loro contributo al dialogo fra scienza e democrazia. Come sempre affiancheranno l'intero programma, grazie alla collaborazione della Fondazione Toscana Spettacolo, una serie di rappresentazioni teatrali, mentre numerosi luoghi della cultura, della scienza, della tecnica e dell'industria apriranno le loro porte per visite guidate e attività didattiche, e il Festival della Creatività che si svolgerà dal 23 al 26 ottobre alla Fortezza ospiterà diversi incontri ed iniziative comuni.

Pianeta Galileo è organizzato dal Consiglio regionale della Toscana sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con tutti gli atenei toscani, gli assessorati all'istruzione e alla cultura della Giunta regionale, le Province e i Comuni, la Fondazione Toscana Spettacolo, il Gabinetto scientifico e letterario G.P. Viesseux ed il MIUR - Ufficio scolastico regionale per la Toscana. Del comitato scientifico fanno parte Carlo Bernardini, Maurizio Bossi, Guido Chelazzi, Enzo Cheli, Franco Pacini, Alberto Peruzzi, Sandro Rogari, Paolo Rossi Monti, Gigliola Paoletti Sbordoni.
“Non è una nota di colore, l’omaggio al sepolcro di Galileo con il quale abbiamo voluto dare il via a queste celebrazioni.

E’ un modo per significare la netta percezione che siamo ormai immersi nella rivoluzione più sconvolgente degli ultimi secoli: la rivoluzione scientifica, che ha avuto in Galileo Galilei uno dei massimi esponenti”. Così il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, presentando in conferenza stampa Pianeta Galileo 2008, dopo gli “onori di casa” di Stefania Fuscagni, presidente dell’Opera di Santa Croce e consigliera regionale. “Quest’edizione 2008 di Pianeta Galileo è la più imponente di sempre – ha detto Nencini –.

Con i suoi oltre 200 appuntamenti e con la qualità degli ospiti e degli eventi in programma, è una manifestazione che si svolge sì in Toscana, ma esce per la sua importanza dai confini regionali”. “La nostra regione – ha continuato – ha dato e dà moltissimo alla ricerca. Basti pensare al team del Lens guidato dal professor Inguscio: alcuni di loro sono qui oggi. Ma ancora i laureati nelle discipline scientifiche nei nostri atenei sono troppo pochi. E’ per questo che Pianeta Galileo vuole rivolgersi ai giovani e ai giovanissimi, per dar loro il segnale che c’è un modo divertente, proficuo, non “uggioso” per avvicinarsi alla scienza”.

E proprio sull’importanza di questo approccio che punta al coinvolgimento dei giovani, ha insistito anche Sandro Rogari, prorettore alla didattica dell’Università di Firenze, membro del Comitato scientifico di Pianeta Galileo. “Oggi qualsiasi processo rivoluzionario, e a maggior ragione la rivoluzione scientifica di cui ha parlato il presidente Nencini, implica un confronto e una sfida globale. Il futuro dell’Europa è legato alla capacità di raccogliere questa sfida. E’ per questo – ha detto – che cerchiamo di trasmettere la passione della ricerca ai più giovani: una passione che significa saper inseguire i misteri della natura e fare di questo inseguimento una ragione di vita.

Ecco il messaggio forte che lancia Pianeta Galileo: è su questo terreno che si gioca il futuro dell’Europa”. Ha parlato della figura simbolica di Galileo invece Franco Pacini (Osservatorio di Arcetri, Università di Firenze, anche lui membro del Comitato scientifico), puntando il dito contro la mancanza di fondi per le celebrazioni galileiane del 2009. “Galileo ci lascia tre cose – ha detto -; ci lascia in primo luogo l’idea di un rapporto strettissimo fra scienza e tecnologia: il suo telescopio era un prodotto di altissima tecnologia per la sua epoca.

Ci lascia l’insegnamento che la scienza debba essere patrimonio di tutti: per questo gli scienziati devono scrivere e parlare nella lingua che tutti capiscono; Pianeta Galileo si muove proprio sulla scia di quell’insegnamento. E ci lascia infine anche la percezione di un conflitto innegabile, che c’era e che c’è ancora, fra la scienza e il potere. Pensiamo alle celebrazioni del 2009, anno internazionale dell’astronomia: i Paesi europei fanno a gara per organizzare iniziative, mentre l’Italia, patria di Galileo, praticamente non ha stanziato quasi nulla, le celebrazioni sono decisamente sottofinanziate e si limitano agli aspetti storici”.

“Quello che stiamo facendo qui con Pianeta Galileo – ha detto ancora Pacini – è sicuramente positivo. Fra qualche giorno avremo ad Arcetri, con la Bambineide, un’invasione di bambini che vorranno vedere le stelle. E’ la strada giusta. L’importante – ha concluso - è ricordarsi di non ghettizzare la scienza: non dobbiamo parlarne solo durante i festival, dobbiamo affrontare seriamente la questione della diffusione del sapere scientifico nel suo complesso”.
Ugo Caffaz, dirigente regionale intervenuto per portare il saluto degli assessori all’Istruzione Gianfranco Simoncini e alla Cultura Paolo Cocchi, ha sottolineato la collaborazione della Giunta a Pianeta Galileo e il fatto che da dieci anni il governo regionale porta avanti un progetto di educazione scientifica che ha ottenuto alcuni risultati.

Nonostante infatti la scuola toscana, pur se leggermente migliore di altre regioni italiane, non brilli nelle classifiche europee per l’insegnamento scientifico, tuttavia qui è possibile riscontrare numerose eccellenze, ed esperienze in cui matematica e scienze vengono insegnate ad altissimo livello qualitativo. Gigliola Paoletti Sbordoni, membro del Comitato scientifico di Pianeta Galileo e coordinatrice del progetto, ha ricordato che è vero che Pianeta Galileo dura solamente un mese, ma che “per organizzare un mese così fitto di iniziative servono sei mesi di lavoro intensissimo”.

Quest’anno, anche nel tentativo di garantire continuità alle iniziative scientifiche, è stato fatto uno sforzo in più: una serie di libri di divulgazione scientifica saranno distribuiti in numerose scuole medie e superiori e nelle biblioteche della Toscana. Le classi, o dei gruppi di lettori,leggeranno le opere ed esprimeranno le loro preferenze; a maggio, poi, incontreranno gli autori dei volumi. A quest’iniziativa, ha detto Sbordoni, hanno aderito 116 scuole, per un totale di 9500 alunni.

Altro importante appuntamento quello di San Giovanni Valdarno, in cui insegnanti e amministratori si confronteranno su come insegnare scienze e matematica. Alla conferenza stampa erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale Angelo Pollina, la vicepresidente della Fondazione Toscana spettacolo Simonetta Pecini, il responsabile del centro romantico del Gabinetto Viesseux e membro del Comitato scientifico Maurizio Bossi.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza