Firenze, 10 settembre 2008– Stamani dalle 9 alle 12 50 lavoratori della Galileo Vacuum Systems hanno effettuato un presidio con sciopero di 8 ore davanti alla sede dell’Assessorato durante l’incontro tra Regione e Fiom/Cgil e Uilm/Uil che l’Assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini ha avuto oggi con i rappresentanti dei lavoratori e i sindacati di categoria.
I problemi finanziari che da mesi attanagliano l’azienda, la cassa integrazione attivata a Maggio per 15 lavoratori, il piano industriale presentato tre mesi fa e non rispettato, i ritardi nei pagamenti degli stipendi, la difficoltà a reperire materiale per le lavorazioni, la mancanza di informazioni circa la volontà di Finmeccanica (azionista al 24.9 % della società) a trovare partner industriali che rilancino le produzioni evitando un definitivo declino ed a ricercare le soluzioni occupazionali intergruppo per quei lavoratori che fossero dichiarati in esubero sono stati i temi affrontati.
Le OO.SS.
hanno chiesto che la Regione faccia da tramite verso la società e Finmeccanica per trovare rapidamente le soluzioni tese a dare una prospettiva all’azienda (tra le prime tre al mondo a produrre sistemi di metallizzazione ad alto vuoto e nonostante la crisi possiede ancora notevoli potenzialità di sviluppo e di innovazione) e a salvare i posti di lavoro che complessivamente ammontano a circa 230 lavoratori compreso 170 dell’indotto di cui l’80% nel territorio regionale. Le forti preoccupazioni manifestate dai lavoratori sono state raccolte dall'assessore Simoncini.
La Regione convocherà, insieme all'assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna e a Fidi Toscana, un incontro con la proprietà per approfondire la situazione ed anche una lettera a Finmeccanica, che oggi è nel capitale di Galileo tramite una società controllata, per capire quale può essere il suo ruolo nella ricerca di soluzioni che consentano di superare l'attuale crisi salvaguardando i livelli occupazionali.
Le OO.SS. e la Rsu esprimono soddisfazione ed auspicano che gli incontri avvengano nei tempi più rapidi possibili, che tengano conto della salvaguardia di questa attività industriale unica nel suo genere in Italia anche prevedendo (nella peggiore delle ipotesi) il ricollocamento dei lavoratori verso altre società del gruppo nel caso la crisi volgesse al peggio e vigileranno sul buon esito della vicenda.
Inoltre chiederanno un incontro urgente con la proprietà sui temi del piano industriale e la situazione interna.
Entro alcuni giorni i lavoratori si riuniranno per verificare lo stato della situazione e per decidere le eventuali iniziative da intraprendere.