Firenze– Un “invito a far rispettare, secondo le modalità che si vorranno adottare, i termini per la costituzione dei tre grandi Ato (Costa, Centro e Sud) così come previsto nella legge regionale che detta norme precise in materia di delimitazione degli Ato (Ambiti territoriali ottimali) e di riorganizzazione della gestione integrata dei rifiuti (LR 61/2007 ndr)”. Questa la sollecitazione unanime emersa dai lavori della commissione speciale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani presieduta da Paolo Marcheschi (Fi-Pdl).
Una richiesta che arriva proprio allo scadere dell’ultimatum dettato dalla Giunta regionale e fissato nella diffida inviata a luglio.
“Con oggi – dichiara il presidente della commissione – scadono i termini per dare il via a quella semplificazione che dovrebbe rendere più efficiente e virtuoso l’intero ciclo dei rifiuti della Toscana. Gli effetti delle inadempienze sin qui registrate hanno e avranno in futuro effetti molto pesanti. All’assessore Bramerini chiediamo, nei modi che riterrà più opportuno adottare, di procedere al pieno rispetto del calendario previsto. Un punto sul quale, come commissione speciale d’inchiesta, abbiamo detto avremmo puntualmente vigilato”.
“La nuova normativa regionale – conclude Marcheschi - è stata fortemente voluta dalla Giunta proprio per evitare anche qui in Toscana un’emergenza rifiuti che avrebbe conseguenze impensabili. La legge ha quindi un giusto senso solo se i tempi verranno rispettati”.
Sull’osservanza dei termini si sono trovati d’accordo anche il vicepresidente della commissione Monica Sgherri (Prc) e i consiglieri Andrea Agresti (An), Bruna Giovannini (Sd), Virgilio Luvisotti (Af). Durante il dibattito sono stati affrontati anche i nodi delle risorse già previste (circa 31 milioni di euro compresi quelle derivanti dall’ecotassa) che saranno erogate solo ad avvenuta costituzione dei tre Ato.
Non ultima la questione dei piani industriali, obbligatori per procedere alla realizzazione degli impianti. (f.cio)