Poggibonsi, 25 settembre 2008- «Un ottimo risultato. Con la realizzazione della terza linea del termovalorizzatore di Fosci la Provincia di Siena, che è stata la prima a recepire il Piano regionale sui rifiuti, diventa anche la prima provincia toscana a completare la propria dotazione impiantistica. Di questo la Toscana ha bisogno, di nuovi impianti e strategie combinate, che portino avanti in parallelo il recupero di materia da raccolta differenziata e il recupero di energia con la termovalorizzazione», così l'assessore Bramerini ha commentato l'inaugurazione della terza linea dell'impianto di Siena Ambiente spa, una struttura attiva già dagli anni '70 ma potenziata e ammodernata, dotandola di tecnologie di protezione ambientale di ultima generazione (un sistema di riduzione degli ossidi di azoto, analizzatori in continuo di ammoniaca e mercurio, campionatori in continuo di diossine, raffreddamento ad acqua della griglia di combustione).
L'assessore Bramerini ha partecipato questa mattina alla cerimonia inaugurale assieme al presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, al sindaco di Poggibonsi Luca Rugi, al presidente dell'Ato rifiuti 8 ed al presidente e all'amministratore delegato di Siena Ambiente spa, Lucia Coccheri e Marco Buzzichelli. «E' positivo e importante che gli interventi che erano stati previsti nei Piani Provinciali vadano avanti – ha detto l'assessore – e che non ci siano cesure tra la programmazione e l'operato dei vecchi Ato rifiuti e quello dei tre nuovi Ato interprovinciali.
Grazie alla terza linea dell'inceneritore di Fosci e allo sviluppo della raccolta differenziata che Siena Ambiente porterà avanti contemporaneamente attraverso l'implementazione del 'porta a porta', il territorio senese sarà all'avanguardia nella gestione dei rifiuti e ridurrà notevolmente il conferimento in discarica consolidando la propria autosufficienza in questo settore».
Il termovalorizzatore: è attivo già dagli anni '70, ma lavori di potenziamento e ammodernamento (avviati nel 2006 e costati circa 30 milioni di euro) lo hanno trasformato in un impianto efficiente e dotato di tecnologie di ultima generazione.
Oggi la Provincia di Siena porta in discarica circa 74 mila tonnellate all'anno di rifiuti. Grazie alla terza linea l'impianto di Poggibonsi sarà capace di smaltire 70 mila tonnellate l'anno e produrrà 43 mila Mwh annui di energia. L'energia ricavata dalla combustione confluirà nella rete elettrica, coprirà il 17% del fabbisogno elettrico domestico della provincia di Siena e contribuirà ad abbattere la tariffa di igiene ambientale a carico dei cittadini.
La raccolta differenziata: il termovalorizzatore rappresenta solo l'ultimo anello di una catena, quella del ciclo integrato dei rifiuti, che prevede anche il potenziamento della raccolta differenziata, per recuperare il massimo possibile di materia dai rifiuti.
L'obiettivo della Provincia di Siena è raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Oggi nel territorio provinciale la differenziata è ben oltre il 40%, ma il servizio sarà presto implementato anche grazie ad un potenziamento del 'porta a porta'. Inoltre sono previste iniziative di sensibilizzazione della popolazione, tra cui la piece teatrale 'Non tutto è da buttare', co-prodotta da Siena Ambiente e messa in scena dall'associazione Nausicaa e la mostra 'raccolta d'arte differenziata' del pittore senese Giuseppe Ciani.
«La inaugurazione di oggi del termovalorizzatore chiude una stagione istituzionale e di investimenti sull’impiantistica lunga molti anni. E si chiude con risultati concreti e importanti. Possiamo considerare completato il ciclo integrato dei rifiuti; da anni siamo la provincia toscana con la più alta percentuale di raccolta differenziata (nel 2008 dovrebbe essere raggiunto l’obiettivo del 45% a livello provinciale), che d’ora in avanti dovremmo chiamare “finalizzata”, abbiamo ridotto le discariche all’aperto, dalle 10 del 1998 alle attuali 3, e realizzato 34 stazioni ecologiche in tutta la provincia».
Così il presidente della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini, intervenuto questa mattina alla inaugurazione a Poggibonsi del termovalorizzatore di Sienambiente, potenziato e dotato delle più moderne tecnologie.
Il suo potenziamento era previsto nel Piano provinciale dei rifiuti approvato dalla Provincia di Siena nel 1999 e risponde al bisogno di smaltire i rifiuti prodotti nei 36 comuni del territorio provinciale al fine di produrre energia elettrica.
«Questo risultato – ha continuato - è stato frutto della capacità della politica di affrontare il tema dei rifiuti con la lungimiranza che è necessaria in questi casi, senza timori, tenendo fermi i principi della sicurezza e salute dei cittadini e cercando di ottenere le migliori soluzioni possibili con la tecnologia più moderna e avanzata.
Affrontiamo con questo spirito la sfida dell’Ato grande del sud della Toscana, dicendo però che non va abbassato il livello raggiunto dalle singole aree ma ognuno deve mettere a disposizione i propri risultati per permettere a tutti significativi miglioramenti».
Il Piano dei rifiuti prevede di creare in Provincia di Siena un sistema autosufficiente (i rifiuti non entrano dall’esterno e quelli qui prodotti vengono smaltiti e recuperati), di ridurre il numero delle discariche (attraverso impianti di smaltimento, compostaggio e trasformazione), costruire stazioni ecologiche, oltre lo stesso termovalorizzatore di Poggibonsi.
Tra le principali finalità, il raggiungimento su base ATO dei livelli di raccolta differenziata indicati dalla normativa, attivando sistemi innovativi di raccolta, integrati e capillari per coinvolgere il mondo delle imprese, delle istituzioni e le famiglie in un percorso di conoscenza e partecipazione per il miglioramento delle prestazioni complessive del sistema di raccolta. Un primo esempio di raccolta “porta a porta” sarà proprio nel Comune di Poggibonsi a partire dalle prossime settimane.
In questi anni sono stati realizzati gli impianti previsti dal Piano per il trattamento e lo smaltimento finale per un investimento complessivo superiore ai 50 milioni di euro.
E si sta arrivando alla chiusura programmata degli impianti di Torre a Castello e di Sinalunga entro la fine della fase transitoria fissata al 31 dicembre 2009. È prevista la sperimentazione di nuove tecnologie di smaltimento e recupero sul territorio provinciale, così come l’attivazione di un Osservatorio Provinciale sui Rifiuti attraverso la collaborazione con l’Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente (Apea).
“La sicurezza e la salute dei cittadini e dell’ambiente sono beni non negoziabili.
Bene ha fatto l’assessore Bramerini a definire con Arpat una task force altamente specializzata nei controlli sui nostri impianti di termovalorizzazione e ad annunciare la costituzione di parte civile nel caso venisse accertato dalla magistratura la gestione fraudolenta e taroccata dell’inceneritore di Falascaia. Questa vicenda, infatti, ha provocato allarme e preoccupazione e dunque un grosso danno anche al lavoro in corso per garantire una impiantistica sicura e necessaria”. Così Erasmo D’Angelis (PD), presidente della commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale della Toscana commenta l’operato della Regione Toscana in tema di gestione dei rifiuti.
“Garantire ai cittadini la piena sicurezza ambientale e sanitaria per questo tipo di impianti – continua D’Angelis - come avviene normalmente per il termovalorizzatore di Brescia e altre città italiane o per gli impianti funzionanti nelle capitali europee, è la regola numero uno per chiudere il ciclo dello smaltimento dei rifiuti ed evitare emergenze.
La Toscana non fa della termovalorizzazione un business. Al centro delle nostre azioni e dei nostri investimenti ci sono la riduzione dei rifiuti (oltre due chili a testa al giorno), il raddoppio della raccolta differenziata (al 60%) e le politiche di riuso. Ma alla nostra Regione – conclude D’Angelis – servono termovalorizzatori sicuri e in grado di essere controllati anche dai cittadini attraverso i loro computer in tempo reale, come accadrà con l’impianto che verrà costruito a Case Passerini nella piana fiorentina”.