Firenze, 07 Agosto 2008- L'Autorita' di Controllo Nazionale sulle Risorse Idriche presso il Ministero dell'Ambiente) ha bocciato l'operato di Ato3 Toscana e Publiacqua che avevano 'pattuito' un remunerazione aggiuntiva, di 6,2 milioni di euro, perche' la societa' aveva effettuato lavori che rientrano nell'ordinaria attivita' di chi ha in esclusiva la gestione del servizio idrico integrato. Il succo della decisione del Coviri e' in questa frase: "al gestore (Publiacqua) non andava riconosciuto alcun margine di guadagno oltre quanto gia' stabilito dal metodo normalizzato, essendo le attivita' oggetto di transazioni rientranti nel sii (sistema idrico integrato)".
"Per i cittadini non c'è stato alcun aggravio sulle bollette dell'acqua, poiché gli eventuali aumenti scatterebbero dal 2011.
Parlare oggi di rimborsi non ha senso e chi li invoca sta sbagliando". E' secco il commento dell'assessore Tea Albini, nella veste di presidente del Comitato di patto fra i soci pubblici di Publiacqua, sulle polemiche riguardo l'accordo fra la stessa Publiacqua e la Ato 3 del Medio Valdarno, scaturite dopo la delibera del Comitato nazionale di vigilanza sulle risorse idriche riguardo l'obbligo di rimborso degli aumenti. "Sul merito della questione non entro, sarà il Tar a decidere - aggiunge l'assessore - Ma una cosa va chiarita bene: finora i cittadini non hanno pagato alcun aggravio, nelle tariffe in vigore la cifra contestata non c'è".