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Ato 3: richiesta la Commissione d'inchiesta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2008 22:52

Firenze, 18 settembre 2008- “I 6 milioni di euro che ATO 3 ha riconosciuto a Publiacqua come conguaglio per presunti mancati ricavi non sono affatto una tempesta in un bicchiere d’acqua -affermano Alberto Magnolfi, Presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, e Paolo Marcheschi, consigliere di Forza Italia- Senza il pronunciamento del Comitato di vigilanza, a seguito della forte iniziativa di Forza Italia, gli utenti si sarebbero ritrovati sulla bolletta degli importi che l’organo di controllo ha ritenuto non dovuti.

La risposta dell’Assessore regionale alla nostra interrogazione non chiarisce alcunché ed ancor meno ci tranquillizzano le sue assicurazioni di voler seguire da qui in avanti la questione. Riproporremo nei prossimi giorni la richiesta di istituire una Commissione d’inchiesta e porteremo nuovi elementi che imporranno che si faccia chiarezza su una vicenda grave e sconcertante. La Giunta regionale dovrebbe porsi con decisione dalla parte degli utenti anziché nascondersi dietro generiche rassicurazioni che non riescono a nascondere l’imbarazzo e la difficoltà nello spiegare l’accaduto, che è conseguenza della commistione impropria tra soggetti controllori e controllati.”
«Per il momento si tratta soltanto di una tempesta in un bicchiere d'acqua.

Infatti, in attesa di un eventuale pronunciamento del Tribunale in seguito all'annunciato ricorso da parte dell'Autorità di ambito nessuno, né l'Ato 3 del Medio Valdarno, né Publiacqua, ha addebitato alcuna cifra nelle bollette dei cittadini né ha causato alcun aumento delle tariffe. E' quindi assurdo chiedere la restituzione di somme mai riscosse e neppure mai fatturate. Ricordo che l'eventuale fatturazione di tali somme è prevista non prima dell'anno 2011. Ritengo quindi che ci siano i tempi e tutte le condizioni per attendere un pronunciamento della Magistratura prima di valutare se siano necessari interventi da parte della Regione, che ha funzioni di programmazione e controllo sull'attività delle Autorità di ambito.

Nel frattempo vigileremo attentamente sul rispetto da parte dell'Ato e di Publiacqua di quanto previsto dalle normative del settore. Oggi ogni altra polemica serve soltanto ad alzare insensati polveroni e ad allarmare inutilmente i cittadini». Con queste parole l'assessore regionale alle risorse idriche, Marco Betti, precisa la posizione della Regione dopo le polemiche sui 6,2 milioni di euro che Publiacqua pretende come conguaglio sui mancati ricavi relativi al periodo 2002-2006. Era stato il Coviri, il Comitato di vigilanza sulle risorse idriche, a pronunciarsi con una sua delibera, sulla transazione tra Autorità di ambito e gestore circa il servizio prestato da quest'ultimo.

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