SAN CASCIANO IN VAL DI PESA- L'omicidio di Abdul Guibre è l'ennesima, tragica, dimostrazione che questo paese è davvero più insicuro: da quando il razzismo e la xenofobia si sono fatti strada nella mente dei più sprovveduti. "Il razzismo non c´entra -assicura l´avvocato Elisabetta Radici- c´è stato uno sciagurato malinteso. I miei assistiti erano convinti di essere stati derubati". Ma la prima a condannare gli «episodi di intolleranza e razzismo» è il sindaco Letizia Moratti. "Proprio per questa paura dello straniero -osserva Avvenire, il giornale dei vescovi- occorre avere il coraggio di dire che il razzismo, con la fine di Abdul Guiebre c'entra".
Sono trascorsi alcuni mesi ma il Comune non ha dimenticato l’atto eroico compiuto dal senegalese che lo scorso giugno ha salvato la vita ad una giovane donna coinvolta in un incidente stradale nei pressi di Montefiridolfi.
In una delle ultime sedute la giunta ha infatti deliberato di promuovere la procedura finalizzata al riconoscimento di una ricompensa al valore civile nei confronti di Faye Moussa, protagonista di un gesto che attesta grande coraggio e prontezza d’animo. Ricordiamo che il giovane africano, residente a San Casciano dal 2006, lo scorso 20 giugno ha salvato la vita ad una coetanea di Mercatale, lanciandosi tra le fiamme della sua autovettura. La macchina si era schiantata contro un cassonetto in una stradina di campagna nella zona di Montefiridolfi.
Moussa era riuscito ad estrapolare la ragazza dall’abitacolo dove a causa dell’impatto aveva perso i sensi. Per questo episodio, dopo aver raccolto tutta la documentazione necessaria, la giunta ha deciso di promuovere presso il Ministero dell’Interno tramite la Prefettura di Firenze il procedimento volto alla concessione di riconoscimento al valor civile a favore del giovane eroe.