“Questo premio significa molto per questa amministrazione e per l’intera comunità di Castelnuovo Berardenga. E’ la conferma di aver realizzato un buon Piano strutturale e di aver fatto la scelta giusta indirizzando il futuro del nostro territorio verso il mantenimento dei suoi elementi identitari, verso una sempre maggiore sostenibilità e verso il miglioramento della qualità della vita di chi lo abita”. Questo il primo commento di Roberto Bozzi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, alla notizia che il Comune si è aggiudicato il primo premio del concorso “Il miglior piano Regolatore delle Città del Vino”, in ex equo con il Comune di Sizzano, in provincia di Novara.
Il Piano strutturale di Castelnuovo, approvato ad agosto 2007, è risultato il migliore strumento di pianificazione territoriale secondo l’Associazione nazionale Città del Vino, che ufficializzerà il riconoscimento a Venezia, in occasione di Urbanpromo 2008 (dal 12 novembre al 15 novembre).
“Dopo i riconoscimenti ottenuti per i percorsi di partecipazioni attivati per la redazione del Piano strutturale – commenta Gianni Porcellotti, assessore all’urbanistica - questo nuovo premio è una bella soddisfazione per chi come me ha avuto la possibilità, come assessore, di vedere realizzate le previsioni del precedente Prg e di lavorare all’impostazione di questo innovativo strumento di pianificazione”.
“Oggi abbiamo la conferma che anche il lavoro di studio e programmazione delle aree agricole ed in particolare della cultura della vite, va nella direzione giusta: quella di una tutela futura del disegno di territorio che questa cultura ci assegna, in cui convivono tradizione, paesaggio, qualità della vita e commercio”. “Questo premio – aggiunge Porcellotti - ci conferma ancora una volta che il Piano strutturale come lo abbiamo ideato, impostato e approvato, è davvero lo specchio del nostro territorio, uno strumento dove tutti, dai cittadini alle diverse realtà imprenditoriali e produttive, si riconoscono in una visione di sviluppo comune”.
“Un premio di tutti – sottolinea ancora Bozzi – perché il nostro Piano strutturale è stato davvero partecipato; il Comune ha lavorato insieme ai tecnici, ai cittadini, alle associazioni e alle aziende per scrivere una nuova pagina urbanistica e di riqualificazione.
Decisa la volontà di valorizzare la vocazione vitivinicola del nostro territorio come risorsa fondamentale di crescita, che insieme alla scelta di rispettare i criteri di risparmio energetico e di applicazione delle tecnologie di bioedilizia e di tutelare l’identità locale, le tradizioni, la nostra cultura e la memoria, rappresenta uno degli elementi che hanno dato corpo e sostanza al nostro Piano strutturale”.