I locali al piano terra a destinazione commerciale e artigianale del centro storico non potranno essere più trasformati in alloggi. È una delle modifiche introdotte al Piano Strutturale nella fase di controdeduzioni alle osservazioni presentate dai cittadini. Oggi il Piano Strutturale ha incassato l'ultimo via libera della giunta comunale che, su proposta dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, ha approvato la delibera.
"Il Piano Strutturale non è soltanto un nuovo piano regolatore - ha spiegato l'assessore - ma è uno strumento di programmazione e di indicazione degli obiettivi strategici della città per i prossimi 15-20 anni.
L'obiettivo è duplice: da un lato definire un quadro di riferimento e delle certezze; dall'altro introdurre nelle procedure dell'urbanistica una maggiore capacità di seguire le modifiche delle esigenze della città, dei cittadini e delle attività economiche. L'approvazione di oggi è un passaggio importante perché è il frutto di un grande lavoro effettuato dagli uffici in questi mesi in cui sono state esaminate le 231 osservazioni presentate (212 entro i termini e 19 fuori dai termini) dai cittadini al piano e a tutte è stata fornita una risposta.
Inoltre da luglio ad oggi è stato portato avanti un lavoro congiunto con la Regione Toscana per adeguare il documento al Piano di Indirizzo Territoriale approvato all'indomani dell'adozione da parte del consiglio comunale del Piano Strutturale. Adesso la parola passa al consiglio comunale cui spetta l'esame del Piano e la sua definitiva approvazione che - ha aggiunto l'assessore Biagi - spero possa avvenire entro l'autunno".
Per quanto riguarda le modifiche introdotte rispetto al testo adottato nel luglio 2007, anche sulla base delle osservazioni presentate, l'assessore Biagi e l'architetto Gaetano Di Benedetto, che ha supervisionato la squadra impegnata nel lavoro del Piano Strutturale (i progettisti Oberdan Armanni, Marcello Cocchi e Maurizio Talocchini della direzione Urbanistica, le architette Gabriella Davini, Amina Anelli, Patrizia Vacca e Simona Valiani, il responsabile dell'informatizzazione Giovanni Materrese), hanno precisato che non si tratta di cambiamenti tali da modificare la filosofia e l'impianto del documento adottato nel luglio 2007.
Si tratta di un piano che unisce "un'alta capacità di controllo a una scarsissima espansione urbana", nel senso che viene confermata la linea guida di limitare le costruzioni in zone non costruite e di privilegiare il riutilizzo delle aree già edificate. Un obiettivo che viene confermato e rafforzato in questa nuova versione del piano: "Nel testo adottato è prevista la realizzazione nei prossimi 15-20 anni di 10.000 nuovi alloggi che si aggiungono ai 4.000 già contenuti nel Prg vigente. Di questi soltanto il 25%, uno su quattro, sarà realizzato con costruzioni che andranno ad occupare aree non ancora edificate - ha spiegato l'assessore Biagi -.
Ebbene il nuovo testo conferma sostanzialmente questi numeri, con un lievissimo incremento, ma sposta ancor più la percentuale degli alloggi da realizzare utilizzando immobili già presenti, per esempio le aree industriali dismesse".
Un'altra modifica importante è stata introdotta per i locali a piano terra del centro storico: in sostanza già dall'approvazione definitiva del Piano Strutturale saranno vietati i cambi di destinazioni d'uso di queste unità da commerciale-artigianale a residenziale.
"Già oggi abbiamo limitato queste trasformazioni alzando la superficie minima per realizzare residenze dagli iniziali 40 agli attuali 50 metri quadrati - ha precisato l'assessore Biagi - . Con questa regola, che viene introdotta nelle norme di salvaguardia e che quindi scatterà al momento dell'approvazione definitiva del Piano Strutturale, di fatto blocchiamo questi cambi di destinazioni d'uso fino all'approvazione del nuovo Regolamento Urbanistico. Si tratta di un intervento anche a tutela delle attività commerciali e produttive esistenti".
Tra le modifiche introdotte anche una riguardante l'aeroporto Vespucci. Il nuovo testo infatti prevede la possibilità di interventi di ristrutturazione dell'aeroporto per migliorare la compatibilità ambientale e la funzionalità, ferma restando l'attuale classificazione dello scalo fiorentino (che resterà quindi un city airport). "In questo modo - ha aggiunto l'assessore - è possibile aprire una discussione coinvolgendo anche il Comune di Sesto Fiorentino per individuare, sulla base di studi tecnici, eventuali configurazioni diverse da quella attuale".
Infine una parola sull'ipotesi del nuovo stadio. "Nel nuovo testo non è contenuta nessuna previsione relativamente ad una eventuale localizzazione dell'impianto nell'area di Castello - ha spiegato l'assessore Biagi - perché è una questione che rientra nelle prerogative del consiglio comunale. Nei prossimi mesi prima dell'approvazione del piano penso che ci sarà modo di chiarire la questione. Comunque - ha aggiunto l'assessore Biagi - penso che prima di tutto sia necessario definire la mission dell'area di Campo di Marte senza lo stadio e poi individuare la localizzazione del nuovo impianto.
Per quanto riguarda la localizzazione, penso che se lo stadio deve sorgere sul territorio fiorentino, l'unica possibilità è quella di Castello".
"Anche quest'anno, puntuale come l'afa, arriva il blitz di ferragosto della giunta Domenici -ribatte capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo Ornella De Zordo- Oggi, lunedì 11 agosto, viene approvato in giunta, mentre i fiorentini sono in larga parte in ferie, il più importante documento di programmazione dell'amministrazione cittadina, il Piano Strutturale; si tratta del documento che di fatto disegna il futuro della città, che dovrebbe dettare le regole per i processi di trasformazione piccoli e grandi che costituiranno la Firenze di domani (dalle infrastrutture di trasporto pubblico, all'edilizia abitativa, alle aree di trasformazione, alle famigerate norme sulla densificazione urbana).
Nella stessa seduta vengono approvate anche alcune varianti riguardanti, a vario titolo, le linee della tramvia. Scegliere questa data per l'approvazione in Giunta di un atto tanto fondamentale quanto discusso, come se si trattasse di ordinaria amministrazione, mette la città davanti a un atto compiuto e la priva di un ulteriore momento di possibile approfondimento e discussione, ribadendo ancora una volta la linea di 'non disturbare il manovratore', che ha caratterizzato l'operato di questa Giunta.
Ci auguriamo che la stessa filosofia non venga adottata in autunno per ridurre al minimo la discussione nel corso dell' obbligato passaggio in consiglio comunale".