Tutti i probabili candidati alle primarie del Pd, Graziano Cioni, Matteo Renzi, Daniela Lastri, Lapo Pistelli, pongono al centro della soluzione della mobilità a Firenze la tramvia, come preannunciato giovedì dal presidente Matteo Renzi durante la festa del Pd, che sta mettendo a punto un nuovo progetto. Molti elementi della proposta di Matteo Renzi per la mobilità nel centro storico, provengono in realtà da quella del cartello di Comitati e Associazioni che hanno sostenuto il SI’ al referendum sulla tramvia e che il 15 luglio scorso avevano già presentato il loro progetto, più o meno negli stessi termini, in una Conferenza stampa.
La proposta fu inviata anche al Sindaco e al Vicesindaco, completata da grafici e tavole illustrative, senza che vi fosse alcuna risposta. Ora, nelle sue linee generali e anche in alcune soluzioni particolari, come il tapis roulant tra Piazzale Montelungo e la Stazione di Santa Maria Novella, il progetto torna nelle parole di Renzi.
"Siamo lieti che il Presidente della Provincia abbia fatto proprie, riconoscendone dunque la validità, le nostre ipotesi e le nostre proposte -commentano dai Comitati dei Cittadini di Firenze- Restano tuttavia alcune differenze non marginali.
Convinti dell’intrinseca vocazione pedonale del Centro, riteniamo che la tramvia non debba passarci (ma anche l’adesione tramviaria di Renzi ci sembra poco convinta e, alla fine, più che altro un dovuto ossequio al totem degli attuali dirigenti politici). A nostro avviso si dovrà fare ricorso, semmai, a bus ecologici di media dimensione, secondo tracciati ad anello e non di attraversamento".
L’ipotesi di ridurre ad un solo binario il passaggio della tranvia davanti al Duomo e al Battistero di Firenze sembra finalmente dare ascolto alle perplessità espresse a più riprese dai cittadini.
Il 18 febbraio 2008, ad esempio, un lettore di Nove da Firenze, con una mail inviataci lanciò la proposta alternativa a proposito del tratto incriminato. "Tra via Cerretani e via Martelli si potrebbe procedere a binario unico -scriveva Pietro Lulli di Firenze- Gli scambi con semaforo potrebbero avvenire uno in zona stazione (Piazza dell'Unità?) ed un altro in piazza San Marco. L'impatto complessivo sarebbe così ridotto del 50% e potrebbe essere sempre una soluzione di compromesso tale da calmare anche gli animi.
In termini di tempo e di passeggeri trasportati potrebbe essere studiata, ma se i treni sono frequenti un tratto così breve non dovrebbe causare particolari attese. E' stata adottata una soluzione simile a Sassari dove il sistema tramviario è stato inaugurato di recente".
«Era l'ottobre del 2005 quando il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale presentava una mozione ideata dal sottoscritto ed approvata dal Consiglio Comunale per risolvere l'assurdo incrocio di viale Strozzi-viale Ridolfi -scrive Jacopo Cellai, vicecapogruppo di Alleanza Nazionale-Pdl- Il documento di AN impegnava il sindaco a "promuovere la realizzazione di una quarta corsia sul viale Lavagnini in direzione piazza della Libertà visto che la direttrice opposta può contare anche sul transito del viale Milton e di via Lorenzo il Magnifico" e a "promuovere l'installazione di un semaforo che regoli la circolazione nei pressi dell'incrocio in oggetto..." Esattamente i provvedimenti annunciati oggi dall'assessore Matulli.
Eppure il documento sullo stato di attuazione della nostra mozione firmato dal vicesindaco nel giugno del 2007 recitava così: "non è opportuno realizzare la quarta corsia nel viale Lavagnini, direzione piazza della Libertà, che dovrebbe essere realizzata penalizzando l'opposta direttrice. Positivo è invece intervenire sulla repressione della sosta non autorizzata in piena corsia stradale" e a proposito del semaforo si leggeva "il semaforo nel viale Strozzi avrebbe un impatto fortemente negativo sulla provenienza veicolare del sottopasso".
Con queste spiegazioni il vicesindaco annunciava che la mozione votata dal Consiglio Comunale non sarebbe stata attuata. E così è stato. Evidentemente oggi ha cambiato idea. Evidentemente io ci avevo visto bene. Quell'incrocio andava risolto già da tempo per i rischi a cui sono esposti gli automobilisti e soprattutto i ciclisti e motociclisti che da via Ridolfi tagliano l'incrocio in direzione Statuto/porta al Prato. Incrocio folle, nato dall'assurda realizzazione del sottopasso della fortezza, altra perla di questa amministrazione, che evidentemente non aveva pensato a questo pericoloso intreccio di veicoli.
Sono contento di aver fornito a Matulli un suggerimento utile, snobbato allora, ma recuperato oggi. Chissà che la stessa cosa non possa accadere anche per i display a ridosso delle porte telematiche, altra proposta del sottoscritto già approvata dal Consiglio Comunale. Se l'assessore ha bisogno di un'altra consulenza gratuita noi ci siamo».