«Chiarezza sulla dirigenza di Ataf spa». A chiederla la consigliera Gaia Checcucci (AN-Pdl). «Molte sono le voci che danno in partenza per Roma il direttore generale Filippo Allegra - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione - con lui dovrebbe partire l'attuale direttrice del personale, Carla Capezzoli, sorella della presidente di Ataf. In questi giorni si sono susseguite varie smentite ma qualcuno, leggendo la stampa, ha persino ipotizzato i possibili successori. Tra questi anche Piero Sassoli che ha già ricoperto ruoli dirigenziali nella società di trasporto pubblico». «Sarebbe una farsa - ha commentata Gaia Checcucci - Ataf ha speso molto per risolvere anticipatamente il contratto con il direttore Sassoli da 500-800mila euro.
Una scelta del genere, se fosse confermata, significherebbe un ulteriore strappo alla logica di austerità che, in questi mesi, ha chiesto invece al personale. Ad oggi e per il futuro la situazione dell'azienda è molto delicata: c'è un grave deficit di bilancio ma, soprattutto, siamo in attesa di conoscere il piano industriale che considererà sia la gestione dei mezzi pubblici che quella del sistema integrato con la tramvia». «Siamo dunque in un momento particolarmente critico - ha concluso la consigliera di AN - considerato che a settembre-ottobre avremo chiaro qual è l'entità effettiva della gestione.
La società, dunque, si trova in bilico: ecco perché deve essere fatta chiarezza sul possibile avvicendamento ai suoi vertici» "Notizie prive di qualsiasi fondamento, illazioni che non hanno nessuna base reale e che rischiano di creare malumori e problemi all'interno dell'azienda". È quanto replica l'assessore alle società partecipate Tea Albini in merito al cambio dei dirigenti Ataf. "Smentisco nella maniera più assoluta sia l' ipotesi di trasferimento dei due dirigenti sia quella di un ritorno dell'ex direttore generale Piero Sassoli.
Queste voci, oltre ad essere prive di qualsiasi fondamento, sono turbative del clima all'interno dell'azienda, dei rapporti tra la dirigenza e i sindacati e della stessa tranquillità dei lavoratori" conclude l'assessore Albini.