Firenze, 8 agosto- "O le primarie del Pd o quelle della coalizione. Due sono troppe, politicamente insostenibili" dice il segretario toscano del Pd Andrea Manciulli. La Commissione Statuto del Partito Democratico della Toscana ha adottato, all’unanimità, una bozza di regolamento regionale per le primarie e a Firenze scoppia la rivolta, perché il peso dei dirigenti di partito sarebbe determinante nella scelta dei candidati del Pd. Alle primarie del Pd si e' gia' candidata Daniela Lastri, assessore all'istruzione della giunta Domenici.
Tra gli altri possibili nomi il presidente della Provincia Matteo Renzi, che non nasconde di coltivare ambizioni. La raccolta delle firme dei candidati alle primarie potra' partire dal 15 novembre, dopo la conclusione della conferenza programmatica.
"Il Partito Democratico è nato sulle primarie e sulle primarie rischia di affondare se queste non sono lo strumento di coinvolgimente degli iscritti e degli elettori -spiega Alessio Biagioli, Coordinatore Provinciale A Sinistra nel PD- Se i massimi dirigenti non smettono di discutere le regole sui giornali invece che negli organismi preposti si mortificherà la democrazia interna.
Noi della Sinistra siamo nettamente contrari a metodi di selezione dei candidati che non siano larghi e partecipati dalla gente e portino a far contare il territorio. Occorre trovare un percorso di concertazione, seguendo il dettato dello Statuto Regionale, per aggregare una forte coalizione di centrosinistra e nell'eventualità di primarie di coalizione, che consenta una partecipazione di più candidati del PD. La scelta di primarie di coalizione dovrà, secondo noi, essere decisa dai singoli livelli territoriali nella consapevolezza che dove il partito maggiore sfiora il cinquanta per cento ha il diritto dovere di esprimere il candidato non solo per vincere le primarie, ma soprattutto per vincere le elezioni vere.
Una competizione sana e reale può avvenire solo fra candidati espressione del PD con pari dignità e con pari opportunità, così che possano prevalere le idee migliori nel rispetto reciproco degno di compagni di partito. I dirigenti dovranno sempre di più essere dei buoni arbitri a garanzia di tutti, e non coloro che decidono tutto e successivamente chiamano gli altri a ratificare. Non è più il tempo dei candidati che hanno paura di misurarsi e di essere valutati. L'Assemblea Regionale ha approvato le regole all'unanimità: un motivo in più perché siano rispettate nella forma e nella sostanza".
I FORUM
Dal 23 agosto al 7 settembre i FORUM metropolitani di Firenze saranno presenti alla Fortezza da Basso nello stand del PD di Firenze.
Allo stand in maglia gialla due rappresentanti dei forum per dare informazioni e realizzare un primo contatto. Nel corso della Festa sono previste conversazioni con esperti, che si svolgeranno all'interno delle strutture ricettive, quali bar o spazi all'aperto, allo scopo di coinvolgere in modo semplice ed immediato su argomenti quali il lavoro, il pluralismo, la tutela ambientale, la democrazia e la partecipazione.
I Forum rappresentano lo strumento primario per la partecipazione, l'elaborazione del programma e la formazione politica ed integrano le normali forme di democrazia rappresentativa, secondo quanto previsto nello Statuto del Partito Democratico della Toscana.
Hanno caratterizzato la fase di avvio del PD, ancor prima delle primarie e costituiscono sedi e luoghi di idee, si rapportano con realtà esterne non immediatamente riconducibili al partito che vogliono dare un contributo e confrontarsi, concorrono all'elaborazione politico programmatica del partito. La partecipazione al forum è aperta a tutti i cittadini e le cittadine, ogni forum è seguito da due responsabili, una donna ed un uomo, il coordinamento è delegato dal segretario metropolitano ad un rappresentante dell'organo esecutivo del livello corrispondente.
I forum promuovono incontri assembleari e discutono via web; i materiali da loro prodotti sono pubblici e costituiscono strumenti di approfondimento e di riflessione per gli eletti e gli amministratori locali. A Firenze i forum sono otto: democrazia e partecipazione, economia-impresa-lavoro, saperi (cultura, formazione, scuola), città digitale (innovazione), ambientalismo del fare, pluralismo e cultura delle differenze, servizi pubblici locali, sanità e sociale. Ai forum è affidato, dunque, un ruolo di elaborazione vera anche per il programma delle prossime elezioni amministrative, di discussione aperta e tesa alla ricerca della massima partecipazione, di frontiera e connessione con l'esterno.