Chianciano ospita al Palamontepaschi il congresso nazionale di Rifondazione comunista su cui sono puntati tutti gli occhi degli osservatori politici. 'Ricominciamo', recita il manifesto del congresso che si apre domani e si conclude domenica. I dati ufficiali delle assisi locali dicono che nessuna delle mozioni ha la maggioranza e Oliviero Diliberto, chiudendo il quinto congresso del Pdci, ha rinnovato l’invito a Rifondazione comunista per riunificarsi.
"Il nostro percorso congressuale - afferma Nichi Vendola, primo firmatario della Mozione 2 - è stato attraversato da molti veleni, tante delle nostre relazioni sono state lacerate.
E tuttavia sarebbe un grave errore ignorare che questo stesso percorso è stato anche uno straordinario momento di partecipazione dal basso, la prova evidente della vitalità del nostro partito e dell'esistenza - intorno a noi - di un'area autonoma ed esterna al partito stesso che in noi ancora crede. Ora è il momento di ricomporre l'unità di Rifondazione, non attraverso trattative segrete, non cercando accordi sottobanco, ma nella maniera più limpida e trasparente, rivolgendosi apertamente all'intero partito.
Per questo, nelle prossime ore, chiederemo di incontrare i rappresentanti di tutte le altre mozioni, per avanzare una proposta politica capace di rilanciare e rigenerare Rifondazione e, allo stesso tempo, ricostruire la Sinistra in Italia dopo la traumatica sconfitta del 14 aprile. Sono obiettivi non contraddittori ma invece strettamente omogenei. Non è possibile, oggi, ricostruire la Sinistra senza rilanciare Rifondazione che in questo processo rappresenta una risorsa indispensabile e decisiva.
Al tempo stesso è necessario costruire, proprio a partire dalla messa a disposizione di tutte le energie del partito, i cantieri del necesario processo di radicale rigenerazione della Sinistra, delle sue culture politiche e delle sue pratiche sociali. Su questo chiederemo a tutte le mozioni di confrontarsi con noi".