Firenze, 11 Luglio 2008- L'obiettivo è quello «di individuare risposte e interventi possibili, a partire dall'esperienza di chi lavora sul territorio, nella consapevolezza che non si possa sottovalutare il problema ma sia necessario declinarlo nei singoli aspetti, tenendo conto della dimensione metropolitana e delle potenzialità del territorio». Si terrà martedì prossimo nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio il seminario di «approfondimento e proposte» "Insicurezza percepita e problemi reali di sicurezza: l'urgenza della giustizia sociale", organizzato da Rifondazione Comunista, Verdi, Sinistra Democratica, Comunisti Italiani e Unaltracittà/Unaltromondo.
«Vogliamo fare una riflessione diversa sul tema della sicurezza - hanno spiegato gli organizzatori, i capigruppo Anna Nocentini, Giovanni Varrasi, Anna Soldani, Nicola Rotondaro e Ornella De Zordo - la diffusa percezione di insicurezza deriva da problemi reali che impattano sulla vita quotidiana delle persone: insicurezza della casa, del e sul lavoro, violenza sulle donne. Viene amplificata e collegata a episodi che non vengono risolti, porta come conseguenza lo stravolgimento del diritto e la limitazione delle libertà di tutti.
Modifica pesantemente il tessuto culturale del Paese». Il seminario prevede tre sessioni e vedrà il confronto «rappresentanti di associazioni e di operatori del settore» e la «presentazione di alcuni studi»: nella prima sessione (dalle 9.30 alle 11.30), presieduta da Anna Nocentini, verrà discussa la ricerca, svolta dall'università di Firenze sulla sicurezza in città, a cura della professoressa Annick Magnier. La seconda sessione (dalle 11.30 alle 13.30), presieduta da Ornella De Zordo e Nicola Rotondaro, vedrà, tra l'altro, l'intervento del professor Massimo Pavarini dell'università di Bologna.
Nella terza sessione (dalle 13.30 alle 17), presieduta da Giovanni Varrasi e Anna Soldani è previsto il contributo della professoressa Gabriella Paolucci, dell'ateneo fiorentino.
Al termine un confronto dei consiglieri con Leopoldo Grosso (Gruppo Abele) sulle azioni «che anche a livello locale si possono fare per intervenire sulla ingiustizia sociale».
I capigruppo di Rifondazione, Unaltracittà, Comunisti, Verdi e Sinistra democratica hanno anche presentato una risoluzione sulla popolazione rom che «ricordando il censimento svolto nel 1994 sui dimoranti nei campi Olmatello, Masini e Poderaccio, che ha portato all'integrazione di molti di loro a Firenze e in altri Comuni, «ripropone la necessità di destinare adeguati finanziamenti, sia verificando eventuale disponibilità residua sulla legge 390 che attingendo ai fondi europei, per aggiornare la conoscenza delle persone che vivono nella città, anche tenendo conto del mutato quadro europeo, e portare avanti processi di integrazione» a fronte «delle indegne schedature proposte dal ministro Maroni».
«Ho ricevuto anche io -interviene Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-Pdl- l'invito a partecipare al convegno organizzato dalla Sinistra Arcobaleno di Palazzo Vecchio per martedì prossimo nel Salone dei Duecento e dal titolo "Insicurezza percepita e problemi reali di sicurezza: l'urgenza della giustizia sociale".
Su tale iniziativa ho dubbi sui tempi e sui relatori. Quanto ai primi perché vedo una straordinaria coincidenza con quelli di approdo, in consiglio comunale, del nuovo regolamento di polizia municipale: già ieri, in conferenza dei capigruppo, ci sono state delle prese di posizione da parte di Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo sulla necessità o meno di votarlo nell'ultimo consiglio utile prima della pausa estiva, il 24 luglio. Si vuole forse, in previsione dell'eventuale dibattito consiliare, chiarire e mettere in guardia l'assessore Graziano Cioni sulla posizione dell'opposizione di sinistra e, soprattutto, di Sinistra Democratica, Verdi, Comunisti Italiani che oramai hanno i piedi in due staffe, anzi hanno solo una punta del piede in maggioranza e l'altro piede tutto all'opposizione? I temi contenuti nel regolamento, quali l'impegno per un maggior ordine in città, contro le occupazioni abusive, i mendicanti e i lavavetri fanno forse venire i brividi alla sinistra-sinistra e il convegno è un avvertimento preventivo al dibattito in aula? Ma la cosa sorprendente è che tra i relatori figurano esponenti degli ambulanti stranieri: sono forse i rappresentanti degli abusivi senegalesi? Se cosi fosse, elevare a ruolo di prestigioso relatore in una sede come quella del Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio chi ogni giorno commette reati, francamente ci sembra troppo.
Invitiamo il Partito Democratico una volta per tutte a prendere le distanze da chi, tra gli organizzatori dell'evento, fa parte, anche se solo in maniera virtuale, della maggioranza che sostiene il sindaco Domenici».