Firenze, 11 giugno 2008- Nella mattina di mercoledì 11 giugno le forze di polizia hanno sgomberato – con un imponente schieramento – la ex struttura ospedaliera, ma le soluzioni hanno interessato solo una parte delle persone censite, senza dare il tempo necessario per consentire una verifica ed un percorso partecipato, che coinvolgesse tutte le istituzioni interessate e la società civile. Il Prefetto, nella seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Fiesole, aveva giustamente affermato che prima di sgomberare l’ex ospedale Sant’Antonino occorreva trovare adeguate soluzioni per le persone e le famiglie in emergenza abitativa, bloccando di fatto la richiesta di sgombero immediato che proveniva dal Sindaco, con PD e centrodestra uniti.
Da ricordare che l’amministrazione comunale ha negato addirittura l’allaccio dell’acqua e non aveva partecipato, prima di questa occupazione, alle precedenti riunioni sull’emergenza abitativa.
Il gruppo in Consiglio provinciale a Firenze di Rifondazione Comunista con Federazione, Circolo di Fiesole e “Un’Altracittà, un altromondo” protestano ancora una volta contro la campagna “securitaria” in corso, e chiedono di bloccare gli sgomberi e aprire un tavolo con tutte le istituzioni ed i soggetti sociali interessati, per individuare soluzioni concrete per la prima accoglienza e l’emergenza abitativa dei cittadini senza casa, riutilizzando strutture ed edifici dimessi, nella consapevolezza che affermare i diritti di cittadinanza per tutti rappresenta la migliore garanzia per la legalità, la sicurezza e la convivenza.