SAN CASCIANO IN VAL DI PESA- Lavori al termine per il nuovo museo di San Casciano che sarà inaugurato nel corso del prossimo settembre. Edificio nevralgico che ha preso vita nel cuore del capoluogo (via Lucardesi), destinato a diventare elemento simbolo del polo culturale che abbraccia le vicine strutture della biblioteca, la scuola di musica, l’archivio storico e il Teatro Niccolini.
Il Comune sta raccogliendo i frutti del suo investimento, un importo complessivo pari a 800mila euro, con la realizzazione di un’importante opera pubblica che andrà ad arricchire l’offerta culturale del territorio.
Si tratta del nuovo polo museale progettato per ospitare alcuni dei più preziosi tesori custoditi nel territorio. All’interno della struttura, in collaborazione con le soprintendenze competenti, sono in fase di allestimento due sezioni destinate ad accogliere l’ampia collezione d’arte sacra, fino ad oggi conservata presso la Chiesa del Suffragio (Museo di Arte Sacra), e la prestigiosa raccolta di reperti archeologici, di epoca etrusca e romana, rinvenuti in alcuni siti limitrofi, nel corso di varie campagne di scavi.
Tra questi spicca la pregiata stele etrusca che è una delle testimonianze più rilevanti dell’Etruria settentrionale. Ci sarà anche una sezione dedicata all’architettura. Per la sua complessità, il cantiere, aperto qualche anno fa, è stato suddiviso in tre tranches e ha previsto la realizzazione di opere strutturali, di consolidamento e ampliamento della superficie che attualmente raggiunge i 400 metri quadri.
Nell’edificio, disposto su due livelli, sono state ricavate sei sale espositive.
Il progetto ha previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’installazione dell’ascensore e la realizzazione dell’impianto elettrico e del sistema di allarme. Inoltre è stata installata una innovativa copertura composta da pannelli fotovoltaici che si inserisce e va ad integrare quella a vetro. Terminata anche la realizzazione dell’impianto di climatizzazione. L’accesso al museo, anziché dalla Chiesa del Suffragio, sarà possibile da piazzetta Samonà, nei pressi di via Lucardesi.
L’ingresso è stato dotato di uno spazio per la biglietteria e uno per il bookshop.
“La realizzazione del nuovo museo civico - commenta il primo cittadino Ornella Signorini rappresenta uno degli impegni più significativi del nostro percorso amministrativo con il quale otteniamo il completamento di un’area culturale che dà spazio, coltiva e comprende le diverse arti che sul territorio hanno radici profonde come il teatro, l’arte, la musica, la letteratura, la storia. Un’opera di alta rilevanza pubblica che ha uno dei suoi maggiori punti di forza nella facilità di accesso e nella capacità di offrire alla comunità un’unica sede con luoghi e spazi diversi dove poter coltivare passioni, conoscere, socializzare”.
OPERE
Tra le altre saranno allocate all’interno del museo:
1) Stele etrusca, la più importante testimonianza etrusca dell’Etruria Settentrionale.
Risale al VII secolo A.C. E’ stata rinvenuta più di venticinque anni fa sul Monte dei Sassi di Bibbione nei pressi di Montefiridolfi dove si trova l’omonima tomba etrusca.
Focus sulla tomba etrusca: fu scoperta accidentalmente durante i lavori agricoli nel 1978 e immediatamente fu eseguito lo scavo e il restauro da parte della Sovrintendenza Acheologica. E' costituita da una sola camera perfettamente quadrata che misura mt. 5.30 di lato, preceduta da un preve dromos orientato ad Ovest.
Il fromos, il pavimento e le pareti della tomba, fino all'altezza di circa mt. 2, sono costituiti da pietre di alberese provenienti dalle vicine colline di Campoli, distanti circa km. 4; gli stipiti, il pilastro centrale, gli architravi, tutta la copertura e la stele sono invece costituite da pietra arenaria non presente nel nostro territorio, ma caratteristica della parte Sud-Ovest della Valle dell'Elsa (Colle Val d'Elsa, S. Gimignano). La grandezza di tali pietre e quindi il loro peso (fino ad 80 quintali) è impressionante e destano meraviglia le tecniche di trasporto di costruzione in possesso degli Etruschi già in periodo arcaico.
La copertura, unica nel suo genere nella zona colterrana e fiorentina, era una pseudo-cupola sorretta da un grande pilastro centrale alto circa mt. 4. Già in tempi antichi la tomba era stata violata e depredata; sono stati ritrovati soltanto frammenti di ceramica, di avorio, di bronzo ed una piccola fibula d'oro, rimasti miracolosamente sepolti negli interstizi delle pietre del pavimento. La tipologia degli oggetti rinvenuti ha fatto datare la tomba alla metà circa del VII sec. a.c., che si inquadra quindi tra le grandi costruzioni funerarie del periodo "orientalizzante" in Etruria.
L'oro e l'avorio denotano altresì la ricchezza e la potenza della famiglia etrusca proprietaria di queste colline. COME SI RAGGIUNGE: La tomba dell'Arciere si trova nei pressi della frazione di Montefiridolfi. Da San Casciano, percorrendo la via Grevigiana in direzione Mercatale, seguire la segnaletica stradale per Montefiridolfi e, da qui, quelle specifiche "Tomba Etrusca". Dalla Via Cassia o dall' uscita Bargino della Superstrada Firenze Siena seguire le indicazioni "Montefiridolfi" e "Bibbione".
2) Si potranno ammirare inoltre due capisaldi della pittura fiorentina e senese del Duecento e del Trecento: il dossale di Coppo di Marcovaldo e la Madonna in trono di Ambrogio Lorenzetti, che dimostrano come San Casciano fosse un punto di incontro per artisti fiorentini e senesi.
E ancora dipinti di Neri di Bicci, Iacopo del Casentino, del Maestro del Trittico Horne, del Maestro di San Lucchese, e tantissimi altri maestri dei secoli d'oro dell'arte, una scultura di Gino Micheli (firmata e datata 1341), un fusto scolpito in alabastro del Maestro di Cabestany con scene della natività e del bagno della Vergine, una grandiosa raccolta di oggetti d'oreficeria e di parati sacri.