La Piccola Accademia di Montisi organizza per il secondo anno il Festival di Montisi, luogo d’incontro privilegiato per gli appassionati di clavicembalo e di musica del XVI-XVIII secolo.
Il Festival si svolge da lunedì 7 a giovedì 11 luglio in luoghi diversi nei dintorni di Siena.
I recital della mattina includono performance di solisti e piccoli ensemble; i concerti serali prevedono un programma più articolato e vario di musica strumentale e performance vocali. Tutti gli spettacoli si svolgono in chiese o cappelle di Montisi e dintorni, tanto belle quanto dotate di ottima acustica.
Quest’anno sono previsti otto appuntamenti che uniranno Maestri di livello mondiale a giovani talenti. La peculiarità della Piccola Accademia sta nell’unione delle masterclass per i musicisti con il festival dedicato al pubblico e l’attività di collezione degli strumenti: formazione, condivisione e salvaguardia del patrimonio culturale di questo particolare strumento.
Negli ultimi anni l’interesse verso questo tipo di musica è cresciuto ma sono rapidamente diminuiti gli strumenti a disposizione dei musicisti dato il loro valore e la scelta museale di mostrarli al pubblico anziché farli vivere attraverso l’uso e l’ascolto.
Il lavoro della Piccola Accademia è quindi preziosissimo perché ha l’obiettivo di creare una collezione straordinaria di clavicembali provenienti da tutta Europa per aiutare gli studenti di maggior talento a studiare sugli stessi strumenti - con gli stessi suoni - sui quali hanno lavorato i grandi musicisti degli ultimi secoli.
Bruce Kennedy, direttore della Piccola Accademia, riassume così la sua esperienza: “L'offerta che lanciamo quest’anno è la concretizzazione di un'idea che si è andata formando in un periodo di 25 anni, durante i quali ho costruito clavicembali.
Se da una parte vedere crescere il numero di persone interessate a questo strumento è stato motivo di soddisfazione, dall'altra il constatare che molte scuole forniscono ai loro studenti strumenti di bassa qualità o in cattivo stato mi ha sempre amareggiato. Dopo un po’ mi sono convinto che fosse veramente necessario un nuovo centro per la musica che fornisse strumenti di qualità, accurati dal punto di vista storico e che coprissero l'intera gamma di tipi disponibili. Contavo, in questo modo, di favorire lo sviluppo di una nuova generazione di musicisti e di fornire una risorsa per l'intera comunità locale.
Condividendo questa mia idea con amici e colleghi ho trovato grande incoraggiamento e sostegno. Montisi e la campagna toscana hanno dato l'ispirazione a proseguire in queste terre, dove abbiamo aperto le porte a qualificati musicisti da tutto il mondo e dove portiamo avanti con coraggio il nostro progetto".