"I 36.000 ettari protetti e gli ottocento chilometri di rete sentieristica possono contenere degli elementi di pericolo per l'incolumità dei visitatori del Parco Nazionale. L'eventuale inesperienza, ma anche un malore improvviso o condizioni meteorologiche particolarmente avverse possono rappresentare una minaccia per chi vive o attraversa queste foreste. Un ambiente di tale complessità richiede personale competente, strumentazione adeguata e protocolli di soccorso speciali" dichiara Nevio Agostini, vicedirettore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
L'area protetta ha stipulato una convenzione con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.), struttura operativa del Club Alpino Italiano (C.A.I.), per aumentare il livello di sicurezza dei suoi visitatori. Sul territorio del Parco operano due stazioni del C.N.S.A.S. (una sul versante toscano, la stazione Soccorso Alpino Speleologico Toscana “Monte Falterona”, l'altra, su quello romagnolo, la stazione Soccorso Alpino Emilia Romagna “Monte Falco”). Il progetto prevede un’attività sinergica delle due stazioni al fine di rafforzare gli interventi di soccorso nel territorio protetto e concorrere alla creazione di un sistema integrato di sicurezza e prevenzione.
Il C.N.S.A.S. garantirà l'intervento di salvataggio e soccorso alle persone infortunate o in pericolo di vita sul territorio del Parco secondo le norme “C.I.S.A.-I.K.A.R.” previste per il soccorso in montagna, la dotazione presso la proprie stazioni di materiali, tecnologie e sistemi di comunicazione e protocolli di intervento capaci di fare fronte, con continuità e in ogni condizione meteorologica, ai suoi compiti. La struttura operativa del C.A.I. dovrà inoltre concorrere all’organizzazione di iniziative e progetti che arricchiscano i presidi e i supporti alla sicurezza delle persone che si trovano sul territorio del Parco, istruire, ed aggiornare il personale e le guide sulle tecniche di sicurezza, soccorso e utilizzo delle attrezzature, procedere ad una verifica annuale della pericolosità dei sentieri checostituiscono la rete escursionistica ufficiale e attivare il progetto “ricerca dispersi” utilizzando sistemi cartografici informatizzati.
La convenzione prevede inoltre l’accesso e il reciproco utilizzo delle frequenze dei ponti radio delle due stazioni operanti sui due opposti versanti del parco, al fine di rafforzare l'efficacia delle operazioni di soccorso.
"Il protocollo che abbiamo creato con il Parco nazionale è altamente innovativo. Non credo esistano esperienze simili in Italia. Il servizio che prestiamo nasce dal senso di servizio e dall'amore per la montagna dei nostri volontari. Si tratta di professionisti che, grazie ad una legge dello stato, sono nelle condizioni di garantire la continua reperibilità. La riforma dell'elisoccorso regionale dovrebbe essere in grado di fornire un servizio alpino anche sui due Pegaso (elicotteri 118) che operano prevalentemente nella Toscana centro-meridionale" dichiara Stefano Rinaldelli, responsabile della stazione S.A.S.T.
Monte Falterona-Mugello. Un'altra importante iniziativa è costituita dalla predisposizione di apposite tabelle collocate sui pali esistenti della segnaletica dei sentieri, con l'indicazione dei principali numeri di chiamata in caso di necessità. Ciascuna tabella riporterà anche, in basso a destra, un numero identificativo associato alla posizione geografica da comunicare all'operatore per agevolare le operazioni di localizzazione. "Il rapporto con il Parco non è nuovo per noi - ci ha detto Salvatore Valente, responsabile della stazione S.A.E.R.
Monte Falco - l'accordo rinnova e rinforza la nostra collaborazione. Abbiamo 33 volontari, quattro tecnici di elisoccorso, tre medici e tre infermieri professionali, che possono contare su tre mezzi fuoristrada di servizio. La dislocazione della nostra stazione radio inoltre è davvero strategica per coprire tutto lo spartiacque adriatico dell'area protetta." Il Parco Nazionale fornirà, a chi acquisterà la carta escursionistica e un altro prodotto a scelta in vendita nei centri visita e nei punti informazioni, un kit di sicurezza contenente un telo isotermico (per fronteggiare condizioni di calore estremo o freddo particolare) e supporti informativi contenenti l'indicazione dei numeri di pronto soccorso e le modalità codificate a livello internazionale per la richiesta di soccorso.
Giovedi 24 luglio dalle 21 alle 23 al centro visita di Badia Prataglia in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, stazione Falterona, ci sarà l'incontro "Sicurezza e soccorso in montagna". Per tutte le informazioni sulla serata si può contattare il centro visita di Badia Prataglia allo 0575. 559477 o l'ufficio informazioni del Parco, al numero 0575. 503037.