Venerdì 18 luglio, alle ore 21,30, il giornalista presenta al Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lu) il suo fortunato spettacolo “Promemoria: 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà”. Accompagnato dalle musiche rigorosamente live di C-Project, Valentino Corvino (violino ed elettronica) e Fabrizio Puglisi (tastiere e sintetizzatori) nel suo ripercorrere dal “come siamo, come eravamo e come saremo” con partenza “tangentopoli”, passando dalle stragi di mafia, Bettino Craxi e arrivo al centro sinistra del Governo Prodi, Travaglio ci porta a spasso, attraverso sette quadri-storici dentro l’Italia della politica e degli scandali.
“Il Travaglio della memoria: così, oltre il gioco di parole, potremmo chiamare questo nostro tentativo di coniugare – spiega Ruggero Cara nelle note di regia - il puntuale e quasi implacabile impegno giornalistico di Travaglio con la musica di Corvino.
Una musica che quindi non è né descrittiva né tantomeno lenitiva ma si propone di volta in volta come cornice, evocazione, suggestione o provocazione a risaltare la nitidezza del racconto della nostra storia recente che, a partire dall'affogamento nelle tangenti della prima Repubblica, passando per la resistibile ascesa di Berlusconi, sembra precipitare sempre di più, di capitolo in capitolo, coi toni della farsa, del grottesco, della tragicommedia ma con la tragedia sempre dietro l'angolo. Vorremmo, tramite la musica, ottenere un effetto di " galleggiamento" di questa memoria che Travaglio così precisamente ci propone, per sfuggire alle facili lusinghe dell'antipolitica ed anzi per assumerci le nostre responsabilità poiché si tratta pur sempre della nostra storia; e come si sa la storia insegna, ma nessuno impara mai niente”.
I “sette” quadri
I quadro ‘92-’93 - “A Tangentopoli c’erano le tangenti.
Tre o quattro quadretti di storie spicciole per dare l’idea di che cosa fu il più grave scandalo di corruzione della storia d’Europa”.
II quadro 92-’93 - “Tangentopoli non era solo a Milano, ma anche a Venezia, Torino, Napoli, insomma in tutt’Italia. Qualche altra storia e qualche conto finale dei costi della corruzione che s'è mangiata la Prima Repubblica”.
III quadro 1993 - “Milano-Palermo andata e ritorno. Mentre l’Italia è squarciata dalle stragi di mafia e Riina finisce in galera, uno stalliere fa la spola tra Palermo e Milano e un manager fa la spola tra Milano e Palermo.
Poi nasce Forza Italia e, in tre mesi, prende tutto”.
IV quadro 1994-96 - “Una storia troppo italiana. Silvio Berlusconi e la banca Rasini, Licio Gelli, i decreti Craxi, le mazzette a giudici e politici, la Mammì, il mausoleo, il primo governo-vergogna…”.
V quadro 1996-2001 - “La sinistra dell’inciucio: le leggi ad personas, il cimicione, la Bicamerale dei ricatti, il ritorno del piano di rinascita della P2, l’impossibilità del cambiamento”.
VI quadro 2001-2006 - “La bolla delle balle.
Cinque anni di regime berlusconiano: bugie, gaffes, vergogne, epurazioni, leggi ad personam, impunità".
VII quadro 2006-2007 - "Il ritorno del centrosinistra, una coa(li)zione a ripetere. Il replay dell’altra volta: Mastella, l'indulto, le leggi vergogna bipartisan, la Cia e il Sismi, la base di Vicenza, le scalate bancarie, la guerra alla stampa e ai giudici, l'Italia dell'eterno Gattopardo”.