Premier, briefing, meeting, partnership, trend. Sono molteplici le parole straniere che oggi vengono comunemente, ma non sempre in modo appropriato o necessario, utilizzate nell’uso quotidiano della lingua italiana, parlata e scritta, e di certo ciascuno di noi ritiene che qualcuna di esse sia davvero inopportuna, vuoi perché facilmente sostituibile con una italiana, vuoi per il concetto che essa esprime, vuoi per la musicalità del suono e dell’espressione.
Attraverso un nuovo sondaggio, il sito Internet della Società Dante Alighieri vuole scoprire le simpatie o meglio, le antipatie di italiani e non nei confronti di alcuni termini stranieri, offrendo l’opportunità di rispondere al seguente quesito: “Qual è la parola straniera che ritiene più inopportuna nell’uso quotidiano della lingua italiana, scritta o parlata?”.
La scelta, naturalmente, è libera con la possibilità di vedere di volta in volta i risultati parziali dell’indagine, stando attenti però a non esserne condizionati...