San Quirico d’Orcia, 26 giugno 2008- Si presenta più luccicante che mai Bagno Vignoni, dopo la conclusione di un restyling durato circa nove anni. Dalle acque termali, passate da proprietà privata al Comune, alla realizzazione del Parco dei Mulini, fino alla sistemazione di due piazze e delle vie del centro storico: interventi iniziati nel 1999 e conclusi in queste settimane, che verranno presentati ai cittadini sabato prossimo, 28 giugno (ore 18), proprio nel cuore del gioiello termale della Val d’Orcia.
Inaugurazione per Piazza del Moretto, il Belvedere, la gradinata del Parco dei Mulini e delle opere di completamento del Parco dei Mulini, con gli interventi del sindaco di San Quirico d’Orcia Marileno Franci e del presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Gabriello Mancini. Oltre due milioni di euro la spesa complessiva degli interventi da parte del Comune di San Quirico d’Orcia, per i molteplici interventi (dal 1999 al 2008), di cui oltre il 50 per cento del totale grazie ai finanziamenti della Fondazione Monte dei Paschi di Siena; mentre per il resto si è trattato di fondi Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), e risorse comunitarie, regionali e provinciali.
Nel dettaglio il Comune di San Quirico ha provveduto in questi anni all’acquisto dei terreni e della concessione mineraria; alla ricerca mineraria dopo i problemi del 2001 per la diminuzione dell’acqua della vasca termale; la realizzazione del Parco dei Mulini, alla sistemazione della vasca termale e alla riqualificazione urbana del borgo.
Con il completamento degli interventi che verranno inaugurati in questo fine settimana l’Amministrazione di San Quirico ha potuto realizzare un importante progetto di valorizzazione dell’offerta termale con la creazione di proposte turistiche e di tipo culturale e ambientale.
Al termine delle inaugurazioni (21.15) è in programma il concerto della Compagnia Al-Ghuri, spettacolo Al-Tannura, danza e musica della tradizione egizia, organizzato dall’Accademia musicale Chigiana di Siena, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti e dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto (Roma).