Il nuovo allestimento, attraverso l’uso di mappe tattili, permetterà di fare apprezzare reperti e opere d’arte anche ai non vedenti e agli ipovedenti: la parola d’ordine sarà infatti VIETATO NON TOCCARE, input che trasforma e capovolge il modo classico di fruire un’opera d’arte e che si pone l’ambizioso obiettivo di trasmettere sensazioni e emozioni, nonché conoscenza, attraverso il tatto, svelando una “nuova visione” dell’arte.
Il Museo Archeologico delle Acque, a Chianciano Terme, recentemente ristrutturato e arricchito di nuove sale espone, tra gli altri reperti una raccolta proveniente da edifici termali d’epoca romana e un frontone di tempio etrusco di splendida fattura dedicato a divinità delle “acque salutari”.
Terme frequentate da papi e imperatori, terme diventate luoghi mondani come Chianciano ai tempi di Pirandello o di Fellini. Il progetto si inserisce all’interno di una sperimentazione già avviata da diversi anni in Italia (si ricordano tra i primi il Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna “Anteros” con sede presso l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, fondato nel 1999 a Bologna e il Museo Tattile Statale Omero di Ancona), ma bisognosa di vedere rinnovato il suo valore scientifico e sociale con nuove soluzioni come appunto l’itinerario promosso dal museo di Chianciano Terme.
Si tratta di un percorso attrezzato per fornire non solo le spiegazioni di un'opera esposta attraverso pannelli in caratteri Braille, ma anche la riproduzione tattile in scala dell'oggetto.
In concreto, di ciascuna opera è stato eseguito uno stampo in creta "negativo" in cui sono stati trasposti tutti i particolari. Dallo stampo, con gomma siliconata, è stato realizzato l’originale "positivo" che i non vedenti possono leggere con le dita. Lungo il percorso saranno esposte copie di monumenti famosi e importanti quali la Mater Matuta – statua cinerario femminile con bambino in braccio – e un'urna cineraria con raffigurazione del defunto accompagnato da Vanth. Il visitatore potrà poi conoscere anche altri oggetti come la riproduzione di un canopo, dalla necropoli di Tolle, di un grande scudo in bronzo del VII sec.
a. C. e alcuni vasi in bucchero. E' stato realizzato anche un plastico di un edificio sacro, ispirato al tempio dei Fucoli, di cui nel museo si conserva parte del frontone di terracotta, ornato con bellissime statue di divinità e personaggi mitici. Il modello indica tutti gli elementi strutturali del santuario: il tetto, le colonne, le grandi porte, la gradinata del podio, l'ara per i sacrifici, e permette una immediata comprensione. Il percorso espositivo rappresenta anche un importante contributo sociale al superamento delle differenze offrendo accesso alle informazioni, affinché possano essere utilizzate anche da persone che presentano un deficit sensoriale.
La messa in opera del percorso si propone come presupposto per l’abbattimento, all’interno dei monumenti, delle barriere culturali, non solo di quelle architettoniche, al fine di rendere i musei luoghi veramente aperti a tutti attraverso l’utilizzo di tecniche più avanzate atte a sconfiggere gli impedimenti fisici.
Un’iniziativa che s’inserisce all’interno del PROGETTO TURISMO SOCIALE VALDICHIANA voluto dall’ APT Chianciano Terme - Val di Chiana, sensibile alle problematiche dei diversamenti abili, volto a sostenere e promuovere l’accesso alla vacanza al maggior numero di persone, senza distinzione di età, appartenenza culturale, disponibilità economica e capacità fisica.
Nell’ambito del progetto si segnala per esempio l’eliminazione delle barriere architettoniche del Museo civico per la preistoria del Monte Cetona (SI).
Un progetto fondato sui valori della socializzazione, del rispetto dell’ambiente, della crescita della persona e che si pone come fattore di coesione sociale e di arricchimento culturale.