“Il Genio Fiorentino, a nostro parere, assume più l’aspetto di ‘un programma politico’ personale di Renzi - dichiarano -: non è un esempio di promozione del territorio, anzi è un esempio di campagna elettorale personale, come è accaduto al Teatro Verdi durante l’inaugurazione della manifestazione.”
“I dati comparati delle quattro edizioni parlano chiaro: i giorni di programmazione vanno a diminuire, i soldi spesi complessivamente aumentano nei primi tre anni, per rimanere pressoché stabili nell’ultimo, ma aumentano esponenzialmente, anno per anno, le risorse per le spese di pubblicità, per eventi spot del Presidente e per banchetti in Palazzo Medici Riccardi.”
“Aumenta sproporzionatamente ogni anno, infatti, il budget per la comunicazione in appalto a Florence Multimedia, società partecipata della Provincia di Firenze, ovvero carrozzone clientelare in cui sono collocati tutti gli uomini della corrente di Partito del Presidente Renzi, tra cui Consiglieri comunali e Assessori che forse dovrebbero dedicarsi alle loro istituzioni di appartenenza.” “A questo proposito, presenteremo un’interrogazione chiedendo la comparazione delle spese degli ultimi quattro anni raggruppate per categorie: spazi su giornali, spazi su televisioni, incarichi esterni, grafica e stampa; ed inoltre chiederemo lista di incarichi, imprese e ditte di cui si è servita la Florence Multimedia per assolvere il proprio incarico: non abbiamo dubbi che troveremo molti nomi noti, vicini politicamente al Presidente”
“Quante, delle innumerevoli piccole associazioni, piene di voglia di fare e ottime qualitativamente, oppure di singoli artisti giovani o emergenti, che non riescono, quasi mai, a trovare un luogo o un contributo per realizzare la propria attività, avrebbero potuto essere finanziati con i 2.500.000 Euro che il Presidente Renzi ha speso per il Genio Fiorentino?” – si interrogano- “Certo, il Presidente Renzi, non avrebbe potuto autocandidarsi a Sindaco di Firenze davanti a 1500 persone o non avrebbe potuto salire sulla Desmosedici di Stoner e farsi fotografare dai giornalisti, ma, ne siamo sicuri, i cittadini della Provincia e anche molti operatori artistici avrebbero gradito di più.”
“Proporremo al più presto che questa edizione del Genio Fiorentino sia l’ultima a gestione privata del Presidente Renzi, chiederemo un ridimensionamento delle spese della comunicazione, chiederemo la costituzione di una commissione tecnico-politica che affianchi Renzi nella scelta delle iniziative da finanziare, chiederemo che sia riservata una quota per le iniziative sul territorio realizzate da giovani artisti e da associazioni del territorio – annunciano – insomma cercheremo di far diventare il Genio Fiorentino da proprietà privata di Matteo Renzi a Genio Fiorentino della Provincia di Firenze”.
“Riguardo ai tanto sbandierati incrementi turistici e aumenti delle prenotazioni in strutture di accoglienza, riteniamo che si tratti di vere e proprie bufale: il Presidente Renzi ritiene ad esempio di poter scorporare dalle presenze alberghiere degli 11 giorni del Genio Fiorentino le altre iniziative presenti nella Provincia negli stessi giorni? Infatti è curioso osservare che negli stessi giorni della manifestazione, nella sola città di Firenze, vi erano iniziative di livello regionale e nazionale capaci di incrementare il flusso turistico molto di più rispetto al Genio Fiorentino: Terra Futura, Ruralia e il Festival del Fitness.
Anche nei tre anni precedenti il Genio Fiorentino si è sempre svolto, casualmente, in periodi densi di altre iniziative, quelle sì, serie e capaci di portare persone a Firenze. Praticamente, il Genio è sempre stata una manifestazione parassita di altre iniziative, spacciando dati trionfalistici assolutamente infondati per giustificare le spese private e a fini personali di Matteo Renzi. Basti pensare che il certificatore di questi dati di afflusso turistico è l’ente di provenienza di Antonio Preiti, Direttore dell’APT di Firenze, nominato da Renzi stesso”.
“Non è sempre necessario fare, fare e fare solo per sé, ogni tanto bisogna pensare che ‘si può anche fare’ bene e per tutti” – concludono – Vogliamo citare una frase molto cara a Renzi “Una classe dirigente non è tale se non è coraggiosa. In tutti i tempi le classi dirigenti si sono costituite col coraggio, con l'accettazione cosciente del rischio. Dirige colui che rischia ciò che coloro che sono diretti non vogliono rischiare. È rispettato colui che, volontariamente, compie per gli altri gli atti difficili o pericolosi.” … peccato che noi, caro Presidente, la reputiamo incosciente ed egoista.”
“Le dichiarazioni dei Verdi della Provincia sono assurde, e per altro non corrispondono al vero, sia rispetto alle spese che rispetto agli eventi”.
David Ermini, vicecapogruppo del Pd in Consiglio Provinciale, commenta così le dichiarazione sul Genio Fiorentino rilasciate da Luca Ragazzo, Tommaso Grassi, Alessandro Margaglio e Annalisa Pratesi. “I Verdi – chiarisce Ermini – citano addirittura iniziative che non hanno nulla a che vedere con il Genio Fiorentino, come ad esempio Enel-Ducati”. “Peccato, ancora un’occasione persa – commenta David Ermini – Si poteva discutere nel merito di un Genio Fiorentino a cui i Verdi evidentemente non hanno partecipato.
Ma i cittadini sì, come dimostra lo straordinario successo di pubblico”. “Per quanto riguarda Florence Multimedia – continua Ermini – è una società trasparente e pronta a ogni verifica. Come sempre accaduto del resto. Quanto alla credibilità politica dei Verdi, che appoggiarono in modo convinto il Genio Fiorentino quando erano in maggioranza, hanno iniziato ad attaccare questa iniziativa appena hanno perso la poltrona. Altri giudicheranno”. “Difficile dare credito a un partito il cui odio contro Renzi – conclude Ermini – nasce dalla scelta del Presidente della Provincia di fare il termovalorizzatore”.