Dopo lunghi mesi di lavoro si è finalmente concluso il restauro della sala di direzione della Biblioteca Riccardiana, che ha restituito tutto il suo splendore all’ultimo ambiente aggiunto dai marchesi Riccardi, durante la lunga ristrutturazione del Palazzo. La sala, destinata espressamente alla Biblioteca e dotata di splendidi scaffali lignei dipinti in finto marmo bianco di Carrara e dorati, si presenta oggi con lo stesso aspetto luminoso di allora: una sala bianca in Palazzo Medici destinata ad accogliere il meglio della cultura.
Venerdì 23 maggio, alle ore 17, in Sala Luca Giordano a Palazzo Medici Riccardi, verrà presentato il restauro completo della volta della sala della direttrice della Biblioteca Riccardiana. L’evento rientra nel calendario del Genio Fiorentino, manifestazione organizzata dalla Provincia di Firenze, in programma del 15 al 25 maggio. L’attento restauro è stato seguito dalla Soprintendenza di Firenze e consente oggi di ammirare i colori teneri della volta, il celeste cielo delle specchiature, tra le decorazioni a stucco e il pallido lilla, che sottolinea il finto porfido in cui sono incastonati agli angoli i ritratti dei quattro dotti classici: Virgilio, Platone, Omero, Cicerone.
La cultura degli antichi sorveglia e protegge lo studio dei moderni, in uno scenografico apparato di porte girevoli a scomparsa, vasi decorativi, riccioli e volute floreali. L’aspetto teatrale consono al gusto dell’epoca (la sala è datata 1786) conferisce una nota elegante e intrigante al raffinato insieme.
La sala costituisce il punto di arrivo di un percorso che i marchesi Riccardi avevano pensato partendo dal salone delle feste, con il complesso affresco allegorico di Luca Giordano, e proseguendo nella sontuosa sala di studio secentesca.
I visitatori potranno dunque ripercorrere la via voluta dai marchesi, in un affascinante itinerario di sale sei-settecentesche.
Per l’occasione è stata allestita una mostra di legature riccardiane, che vuole dimostrare, attraverso un percorso di oltre ottanta esemplari, le fasi strutturali e compositive della nascita del libro e del suo “vestito”, le particolarità di epoche e culture diverse, dalle sontuose legature bizantine e islamiche alle eleganti coperte fiorentine, dove lo spazio è scompartito con razionale rigore.
Splendidi oggetti, provenienti da collezioni private, costellano le vetrine e dimostrano con la loro preziosa fattura l’assoluta unitarietà delle arti attraverso la comunanza dei motivi decorativi.