Vorrei avere un Vs parere in merito alla possibilità per una associazione no profit di partecipare ad un appalto pubblico di servizi socio-sanitari bandito da un'azienda ASL. Secondo Voi, alla luce di alcune sentenze T.A.R., è necessario ottenere la qualifica di Impresa sociale per poter partecipare alla gara ed evitare ricorsi da parte di concorrenti imprese e cooperative?
Cordiali saluti
Firmato F.M.
L'esperto risponde.
In materia di servizi socio-sanitari ed educativi la legge quadro nazionale sull'assistenza n.328/2000 attribuisce un ruolo fondamentale ai soggetti del terzo settore (O.N.L.U.S., enti della cooperazione, associazioni di promozione sociale, fondazioni, volontariato, enti di patronato etc.), chiamati a coprogettare e gestire insieme agli enti locali i servizi alla persona.
Piena legittimazione quindi per questi soggetti che, al pari delle imprese, possono offrire servizi sul mercato anche alle pubbliche amministrazioni.
L'orientamento prevalente tra i giudici amministrativi è quello di ammettere in via generale gli enti no profit a partecipare a gare pubbliche in concorrenza con le imprese, alla luce del concetto comunitario di impresa quale soggetto che, indipendentemente dalla natura giuridica, offra sul mercato prestazione di servizi. Ancora incerta è invece la possibilità di partecipare ad appalti pubblici da parte delle associazioni di volontariato, visto che i giudici amministrativi lo escludono mentre una recente sentenza della Corte europea di giustizia sembra invece equipararle alle imprese.
Pertanto in via astratta enti no profit (ad esclusione delle associazioni di volontariato) possono partecipare all'aggiudicazione di commesse in ambito socio-sanitario concorrendo sia con vere e proprie imprese che con imprese che operano nel settore sociale (cooperative sociali ed imprese sociali).
In concreto occorre vedere com'è formulato il bando, poichè l'ente pubblico committente potrebbe riservare la partecipazione, in considerazione della complessità del servizio da affidare, solo a soggetti adeguati iscritti al registro delle imprese.
Roberto Onorati