Siena, 13 maggio 2008- Una realtà territoriale forte e riconosciuta, con un favorevole posizionamento nell’ambito competitivo italiano e internazionale, grazie alla buona integrazione tra storia, arte, cultura, paesaggio ed enogastronomia, ma anche tra ricettività tradizionale ed “alternativa”. E’ così che appare il modello turistico del territorio della Provincia di Siena agli occhi di numerosi paesi in tutto il mondo che in questi anni sono partiti proprio da questi elementi per costruire le basi del loro successo.
E’ quanto emerge dalla prima giornata di lavoro del convegno internazionale “Immagine, prodotto e destinazione” in programma a Siena fino a mercoledì 14 maggio. Andalusia e South West England (per quanto riguarda casi esteri) e il modello di Torino post-olimpiadi sono stati i casi a confronto insieme a quello delle terre di Siena. Turismo ambientale, soggiorni in strutture extra-alberghiere, ricerca dell’arte e di attrazioni culturali, enogastronomia. Sono alcuni degli elementi che costituiscono attualmente la ricchezza dell’offerta turistica di questi sistemi.
E sono gli stessi elementi che Siena per prima ha saputo valorizzare dando l’opportunità in tutto il mondo di prenderli a modello. A partire dal caso spagnolo. L’Andalusia rappresenta un’area di circa 87mila kmq, suddivisa in otto province: Almerìa, Cadiz, Cordoba, Granada, Huelva, Jaen, Malaga e Sevilla. La regione accoglie circa 22milioni di turisti l’anno, di cui gli stranieri rappresentano circa il 40% degli arrivi totali. L’offerta ricettiva è per circa il 70% concentrata in esercizi extralberghieri con un forte sviluppo del turismo culturale.
Con queste caratteristiche condiziona fortemente il posizionamento dell’intero brand Spagna, rispetto a cui l’Andalusia viene considerata come una sorta di “essenza”, nonostante l’enorme varietà culturale, geografica che caratterizza il paese.
Stessa cosa per il modello inglese del South West capace di ospitare oltre 23 milioni di turisti l’anno - di cui gli stranieri sono la minoranza - e si caratterizza per un’offerta prevalentemente extralberghiera. I principali prodotti turistici sono, come nel modello senese, il “paesaggio culturale” (enogastronomia, visite al patrimonio culturale diffuso, ruralità, ecc.), il turismo naturalistico, sportivo e degli eventi.
Anche la più vicina Torino, con le sue zone extraurbane, è stata in grado di impostare la propria proposta turistica battendo sugli aspetti naturalistici e legati all’enogastronomia. Non è un caso che nel dopo olimpiadi la Provincia di Torino abbia cercato di promuovere modelli di visite non necessariamente concentrati nella città.
“Turismo di identità territoriale”, dunque è il modello turistico che, lanciato per primo da Siena, può portare a crescere nei numeri senza alterare il rapporto tra territorio e incidenza dei visitatori.
Sarà questo, secondo gli opinion leader intervenuti alla prima giornata dell’appuntamento promosso dalla Provincia di Siena, il modello da sviluppare attraverso strumenti innovativi che valorizzino immagine, prodotto e destinazione in un’unica rete di fruizione turistica.