Il secondo appuntamento stagionale del Sara Gt - Campionato Italiano Gran Turismo è stato caratterizzato dalle temperature più alte d’Italia. Un primato, questo, che ha fatto da sfondo ad un intenso lavoro dei team, determinati a darsi battaglia dopo il weekend di gare monzese.
La prima corsa ha dato ragione alla Scuderia Playteam Sarafree. Al termine dei 25 giri, la bandiera a scacchi ha, infatti, sventolato sulla prima posizione della coppia Busnelli-Lancieri, seguiti appena dietro dalle Ferrari F430 n.23 della Easy Race e dalla n.4 della Racing Team.
“Dopo la tappa sfortunata di Monza era proprio quello di cui avevamo bisogno. Io e Gabriele abbiamo sommato insieme un lavoro fantastico.” Ha affermato Max Busnelli. “Abbiamo fatto una bella gara anche se la partenza è stata un po’ anomala. Postiglione ha tenuto, infatti, una andatura molto lenta e sono partito quasi da fermo. Sono comunque riuscito a mettermi subito in coda e ho cercato di risparmiare il più possibile le gomme anteriori perché abbiamo sofferto un po’ di sottosterzo.
Ho cercato di portare a Gabriele la macchina nelle condizioni migliori. Sapevo che il mio compagno era sicuramente valido per poter attaccare la vettura in testa. Direi che è un ottimo risultato di squadra.”
“Sono soddisfatto, anche perché abbiamo rimesso le carte in regola dopo il deludente inizio di Monza. Dopo lo stint di Max ho superato facilmente il primo e sono riuscito a mantenere la posizione con un passo tranquillo per non affaticare le gomme e non rischiare inutilmente.” Ha affermato Gabriele Lancieri.
“La gara è terminata così come volevamo. Sono molto contento.”
Dopo appena 5 ore dai festeggiamenti della coppia Lancieri-Busnelli sul gradino più alto del podio, la Scuderia Playteam Sarafree si è dovuta confrontare con una sfida dai risvolti inaspettati.
La seconda gara ha, infatti, visto la Ferrari F430 n.8 di Lancieri-Busnelli chiudere i giochi in nona posizione, mentre la Ferrari F430 n.7 è stata costretta ad un ritiro anticipato.
A seguito della seconda sessione di qualifiche, la griglia di partenza ha visto Lancieri schierarsi in terza fila mentre Tedoldi si preparava ad affrontare la gara dalla 9°.
Il semaforo verde ha scatenato una, oramai attesa, bagarre iniziale capace di influenzare i giochi fin dallo start di gara.
E’ stato allora che Lancieri, sfruttando intuito ed esperienza, ha saputo infilarsi nel gruppo per affrontare la prima curva in quarta posizione. Nel frattempo Tedoldi manteneva la diciottesima per poi finire in sabbia al quinto giro e chiudere anticipatamente i giochi.
Il quinto giro è costato caro anche alla Ferrari F430 n.8 di Lancieri che, a seguito di duplice sorpasso, proseguiva la gara in sesta posizione.
Il gruppo di testa, mantenendo invariate le posizioni dalla griglia sino a tutta la prima parte di gara, ha visto la Porsche n.12 inseguita con un gap di oltre 11 secondi dalla Ferrari F430 n.
6 e dalla n.2.
All’11° giro, Busnelli è subentrato al compagno Lancieri per rientrare in pista solo dopo aver scontato i 15 secondi di handicap previsti da regolamento dopo la vittoria di gara 1. Dopo uno spettacolare recupero, caratterizzato da un susseguirsi di sorpassi per tutta la seconda parte di gara, Busnelli ha portato i colori blu e argento a chiudere la gara in 9° posizione.
“All’altezza della Buccine, la vettura che mi seguiva è entrata violentemente, mi ha toccato e buttato fuori pista.
Sono finito in sabbia proprio quando cercavo di sorpassare il mio avversario che costantemente continuava a chiudermi la strada nonostante fosse più lento.” Ha affermato Gianluca Tedoldi. ”Mi dispiace per il mio compagno e per il team ma a quel punto non potevo più fare niente.”
“E’ stata una gara più difficile di quanto pensavamo perché la penalità ci ha fatto rientrare molto indietro. E’ stata dura liberarsi dai doppiati all’inizio e c’era tantissimo sporco che si raccoglieva nei sorpassi.
Per questo la macchina era un po’ destabilizzata.” Ha affermato Max Busnelli. “Ho spinto più che potevo ma eravamo troppo lontani dal gruppo di testa. Abbiamo raccolto due punticini, meglio di niente.”