Siena, 29 aprile 2008- Cresce il fatturato del Consorzio Agrario di Siena: il bilancio dell’esercizio 2007, presentato quest’oggi nel corso dell’assemblea svoltasi nella sede del Consorzio, segna un valore record che si attesta, in totale, a 149 milioni di euro, il valore più alto in assoluto nella storia più che centenaria, con un risultato economico in pareggio. L’assemblea dei Soci Delegati ha dunque approvato i risultati di gestione di un anno da record. Analizzando l’annata appena trascorsa il presidente Maria Cristina Rocchi ha sottolineato l’eccezionalità dovuta essenzialmente ad un aumento dei prezzi delle materie prime, e dei cereali in particolare, che ha reso il comparto agricolo nuovamente centrale nel sistema economico globale.
Rocchi ha espresso alcune perplessità sulle impostazioni del sistema agricolo a favore dell’utilizzo di materie prime nobili per scopi energetici, specialmente in un periodo in cui, in molti paesi nel mondo, si lotta per la fame, ma ha anche tracciato un prospetto incoraggiante per il futuro del sistema agricolo senese e toscano in generale.
Il direttore generale Pietro Pagliuca si è soffermato su un’analisi del sistema economico del comparto agricolo toscano, sulle sue potenzialità e sulla scommessa se la situazione attualmente favorevole per l’agricoltura possa essere considerata congiunturale o strutturale.
Dall’analisi di Pagliuca sulle cause del prezzo attuale dei cereali sono emersi, in estrema sintesi, alcuni punti essenziali che motivano le turbolenze nei prezzi dei cerali: il calo delle scorte a livello mondiale (bassa produzione dei paesi fortemente esportatori come Canada e USA), l’aumento dell’utilizzo di mais e grano tenero per scopi energetici, senza l’aumento delle superfici coltivate, la diminuzione delle superfici coltivate in Europa a causa dell’effetto PAC (-500.000 ettari), l’aumento dei consumi nei paesi emergenti come Cina e India per scopi alimentari, l’inserimento dei cerali nelle speculazioni finanziarie (derivati), e le scelte dei grandi stoccatori a livello mondiale che indirizzano i prodotti verso mercati più remunerativi.
L’elenco non è completo ma serve a contestualizzare il mercato dei cereali, e tra le cause sopra elencate quella che gli analisti economici considerano la principale è la caduta degli stock, dove ormai si è raggiunto un livello di scorta inferiore ai 60 giorni.
Tra i settori in crescita quelli tipicamente “agronomici” come le sementi, i fertilizzanti, i fitofarmaci.
In flessione – anche se in misura minore rispetto al trend nazionale - le macchine agricole, settore nel quale il direttore ha annunciato un programma di qualificazione delle dinamiche legate alla sicurezza degli operatori agricoli.
Risultati importanti anche nel settore dei prodotti agro-alimentari, nel quale il Consorzio senese vanta un’attività di tutto rilievo, rafforzata dai risultati del locale di ristorazione tipica “la Sosta del Granducato” inserito nel Valdichiana Outlet.
Molto significativi anche gli interventi e le partecipazioni del Consorzio nel campo della ricerca e dell’innovazione, con progetti in partnership con le Università di Siena e di Firenze su selezione clonale del sangiovese, sull’agrometeorologia, e con la partecipazione all’Ente Toscano Sementi.
Aldilà dell’interessante risultato del bilancio del Consorzio Agrario di Siena, dunque, si conferma l’importanza e l’attualità del ruolo di servizio e di supporto che la struttura esercita nel mondo agricolo.