Firenze, 1° marzo 2008- La mosca olearia, una piaga da debellare con metodi nuovi: la scienza scende in campo per tutelare l’olio toscano. Quando e come intervenire per difendere sempre meglio la produzione di olio dall’attacco della temuta ‘bactrocera oleae’ sono le due domande a cui cercherà di dare una risposta il seminario di aggiornamento organizzato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, in collaborazione con la Cooperativa Agricola di Legnaia, martedì alle 10 nell’Aula magna di piazzale delle Cascine 18.
“Nella scorsa stagione – spiega Simone Tofani, responsabile dell’Area Tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia - gli attacchi dell’insetto, giunti in netto anticipo rispetto al solito e sommati alle particolari condizioni climatiche dei mesi precedenti, hanno avuto esiti disastrosi per la produzione di olio in Toscana, caratterizzata da una diminuzione superiore al 40 per cento e da una qualità scarsa. Il seminario di aggiornamento organizzato dalla Facoltà di Agraria di Firenze darà indicazioni proprio su come si sono modificati nel tempo gli attacchi e la presenza della ‘bactrocera oleae’, valutando la possibilità di anticipare i trattamenti nel tempo e illustrando nuove tecniche d’intervento integrate, come quelle basate sui feromoni sessuali”.
Il seminario, indirizzato in particolare a tecnici e direttori di aziende agricole, è a partecipazione libera, e si aprirà con la professoressa Laura Mugnai e il dr.
Guido Marchi che parleranno di ‘ Le principali malattie crittogamiche dell’olivo’, intervento che sarà seguito da quello del prof. Antonio Belacri su ‘Il controllo integrato della mosca delle olive: attualità e prospettive’. Alla sessione dei lavori parteciperà anche il preside della Facoltà, Giuseppe Surico.