Siena, 07 febbraio 2008- Nessun ripensamento. Israele sarà il Paese ospite della prossima Fiera del Libro di Torino. “Se non ci vogliono a Torino andremo a Parigi”. Così, Alon Altaras, scrittore, poeta e traduttore israeliano, interviene sulle polemiche di questi giorni intorno alla Fiera Internazionale del Libro di Torino alla luce della decisione di avere Israele come Paese ospite. Lo scrittore che da anni vive in Italia e insegna letteratura e lingua ebraica all’Università degli Studi di Siena, raggiunto a Tel Aviv da agenziaimpress.it, difende la cultura e gli intellettuali del suo Paese, riconoscendo loro il merito di aver dato voce ad un intero popolo nel corso degli anni.
“I palestinesi – ha poi aggiunto - invece di far polemica dovrebbero scrivere i libri”. Polemiche a cui Altaras preferisce non dar seguito, proprio come i suoi colleghi pronti a declinare l’invito italiano e a concentrarsi sul Salon du Livre de Paris al quale parteciperanno dal 14 al 19 marzo. “Gli israeliani hanno problemi più gravi a cui pensare – ha concluso Altaras – e la ricchezza di questo popolo va oltre ogni tipo di polemica mediatica e soprattutto al di là di ogni forma di integralismo”.