Firenze, 02/02/08- Ha una veste grafica molto ricca: rilegato, dotato di copertina rigida, formato importante (17x24), illustrato a colori. Si propone come originale versione del poema più conosciuto e pubblicato al mondo. Esce proprio in questi giorni in libreria. È una sontuosa edizione (432 pagine) della Divina Commedia di Dante Alighieri, illustrata mediante la fedele riproduzione a colori delle cento cartoline, una per ogni canto, realizzate alla fine dell’Ottocento dal pittore e miniatore Attilio Razzolini.
Queste cartoline furono realmente utilizzate, agli inizi del Novecento, come mezzo per comunicare, per chiedere e inviare notizie, per salutare parenti e amici, per raccontare curiosi spaccati di storia familiare. Oggi, nell’era delle email e degli sms, non ci rendiamo più conto delle sensazioni che potevano trasmettere quei piccoli cartoncini colorati, spesso gelosamente conservati per anni come oggetti preziosi carichi di ricordi e affetti. L’eccezionale collezione che ha permesso alle edizioni Polistampa di pubblicare oggi per la prima volta le cartoline (al prezzo di euro 16,00) è quella conservata integra nell’archivio dei fratelli Andrea e Fabrizio Petrioli, studiosi e appassionati collezionisti fiorentini e già autori di libri di successo.
La splendida opera di Attilio Razzolini, sua prima e forse più importante fatica, fu compiuta con la tecnica rinascimentale della miniatura su cartapecora, arricchita da capilettera fregiati in rosso, blu e oro con ornati vari, completata infine da tre tavole per i frontespizi di Inferno, Purgatorio e Paradiso. «Conosco da molti anni – racconta l’editore Mauro Pagliai – i fratelli Andrea e Fabrizio Petrioli: oltre alla loro simpatia mi ha sempre colpito la quantità e qualità di cartoline e riviste presenti nell’archivio che hanno pazientemente costituito nel corso di una vita, anzi due.
Conoscevo e ho sempre desiderato far conoscere al grande pubblico la “loro” Divina Commedia, capolavoro di Attilio Razzolini, che mi stupiva pure per l’integrità e l’ottimo stato di conservazione. Una collezione unica,un ottimo modo per riscoprire, almeno così immaginavo, un classico sempre attuale. Dall’amicizia con i Petrioli è nata la pubblicazione di Un involontario ritratto di Firenze (1998), un viaggio nella Firenze di fine Ottocento attraverso le cartoline dell’epoca. Nel 2001 realizzammo Firenze fuori porta, che estendeva quel cammino ai luoghi attorno alla città e nel 2006, sulla scia dell’entusiasmo, Vacanze toscane, ulteriore viaggio attraverso le cartoline storiche, stavolta nei più celebri luoghi di villeggiatura della regione.
Tutte edizioni favorevolmente accolte dal pubblico. Ma la Divina Commedia di Razzolini restava un sogno quasi impossibile, anche per il desiderio di fare di quelle cartoline un’edizione veramente unica, speciale, nel panorama delle infinite rivisitazioni del capolavoro dantesco. Sono entusiasta di presentare finalmente questa nuova pubblicazione che riunisce in sé il pregio di una buona monografia d’arte e la qualità di un classico della letteratura mondiale (nella trascrizione “secondo l’antica vulgata” a cura di Giorgio Petrocchi) con l’ulteriore merito, credo, di poter essere apprezzata dal più vasto pubblico».