Firenze, 31 Gennaio 2008- Appartamenti per 850 metri quadrati completamente abusivi. E' quanto hanno scoperto gli agenti del nucleo edilizio della Polizia Municipale in via Volterrana al termine di una complessa indagine che ha portato, ieri, al sequestro preventivo del cantiere. In concreto magazzini, laboratori e tettoie di vecchia costruzione venivano trasformati in appartamenti con interventi realizzati senza alcun tipo di permessi e senza rispettare leggi e regolamenti. L'indagine è iniziata in seguito a segnalazioni in merito a lavori importanti e probabilmente abusivi, in corso in via Volterrana.
Gli agenti si sono quindi recati sul posto e, visto che il cantiere era ben protetto da occhi indiscreti, hanno dato il via a una serie di accertamenti incrociati. Prima di tutto è stato effettuato un sopralluogo per cercare di capire cosa vi fosse prima dell'inizio dei lavori. Sotto esame sono finiti tre corpi di fabbrica: in due erano ancora in corso i lavori che erano proseguiti anche dopo i primi controlli dei vigili. Nel terzo corpo di fabbrica gli interventi erano già finiti e c'era anche stato il nuovo accatastamento: dalle indagini è emerso che si tratta di mini appartamenti frutto di un frazionamento abusivo, con altezze insufficienti e con altre irregolarità, ma già affittati.
I controlli incrociati hanno fatto chiarezza sulla vicenda. Tecnicamente l'intervento abusivo può essere considerato almeno come una ristrutturazione con ingenti ampliamenti planovolumetrici inammissibili. La Polizia Municipale ha quindi deciso di effettuare un'ultima verifica congiuntamente ai tecnici dell'Ispettorato della direzione urbanistica ed ai tecnici dell'URTAT (l'ufficio regionale ex Genio Civile) competenti, per quanto riguarda gli abusi edilizi, rispettivamente per la parte amministrativa del procedimento e per la definizione degli aspetti strutturali degli interventi.
Quando gli agenti sono tornati nel cantiere per gli ultimi rilievi hanno trovato che i lavori proseguivano ed è quindi scattato il sequestro. Non sono mancati momenti di forte tensione quando gli ufficiali di polizia giudiziaria hanno contestato una serie di reati ed informato la proprietà che avrebbero sequestrato il cantiere. In due hanno iniziato una sorta di opposizione passiva esauritasi nel tempo necessario all'ufficiale per far capire che i lavori in corso in ogni caso sarebbero stati fermati con il sequestro.
Tre gli indagati: i reati ipotizzati vanno dall'abuso edilizio alla violazione delle disposizioni delle norme in materia paesaggistica del Testo Unico, fino alle infrazioni in materia di opere strutturali. Altri aspetti saranno chiariti in seguito. Gli atti sono stati inoltrati al Pubblico Ministero che assumerà la direzione delle indagini.(mf)